giovedì 2 luglio 2020

I CORTI: THE STORY OF A SMALL BUG, IL CIRCO DELLE MERAVIGLIE DI CASA LYNCH

(Clicca su Lynch per vedere il cortometraggio). 

USA, 2020
2'
Regia: David Lynch
Interpreti: David Lynch.


Lynch nel giardino di casa con indosso un vestito che sembra un pigiama.
Un bruco che cerca testardamente di risalire una parete di roccia.
Una lucertola famelica in agguato.

Ecco in buona sostanza la sinossi di questo "cortometraggio da quarantena", da poco diffuso sulle piattaforme virtuali.






Il geniale David Lynch - lo sa bene chi conosce la sua opera - non è certo nuovo a stranezze e sperimentazioni di questo tipo, in particolare negli ultimi anni.

Abbandonato (per ora?) il grande schermo, si è dedicato alle più svariate attività collaterali: due dischi da cantautore elettro-rock, cimenti nella pittura e nella fotografia, l'attesissimo e discusso ritorno alla televisione col nuovo Twin Peaks e soprattutto diversi filmini realizzati in digitale.

Ricorderete di sicuro il documentaristico Idem Paris e altri precedenti video con cui il nostro era andato alla ricerca di nuove forme espressive.

The Story of a Small Bug è stato girato da David all'esterno della propria abitazione a Los Angeles, dove vive con la giovane moglie Emily (oltre 30 di differenza tra i due) e con la figlia avuta da lei, Lula Boginia.

Come interpretarlo?
Amara riflessione sull'ineluttabile crudeltà della Natura?
Apologo pessimista sulla società umana ai tempi del Covid-19?






Conoscendo un po' l'autore, probabilmente né una cosa né l'altra.
Piuttosto un divertissement un po' perverso, se non addirittura un mero espediente per combattere la noia da isolamento.

Che cosa lo rende però diverso da un esercizio fine a se stesso è l'uso del sonoro: gli effetti aggiunti nella seconda parte - un po' alla Eraserhead - servono a ricordare a tutti che Lynch è pure un valido sound designer e che il brevissimo film sarebbe da catalogare sotto la voce "fiction", non "documentario".

A qualcuno potrebbe venire in mente la non lontana polemica sulle presunte modificazioni sonore perpetuate in The Devil and Father Amorth dal collega William Friedkin (un altro cineasta fuori dagli schemi), ma è bene ricordare che il regista di Missoula - a differenza di Billy - non ha mai voluto né cercato di fare cinema-verità.

Che cosa aspettarsi adesso da King David?
Al momento il vecchio marziano di Hollywood sembra divertirsi un mondo a fare le previsioni del tempo (!) dal proprio canale online, ma quello che potrebbe tirare fuori dal cilindro a fine Pandemia è tutto da scoprire.

Che sia un altro album, un nuovo film, la quarta stagione di Twin Peaks o l'ennesimo cortometraggio.




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