martedì 6 settembre 2011

DARK HORSE, PECORE NERE E PURE PERDENTI


Storia di due perdenti: un collezionatore di giocattoli di oltre trent'anni che vive con i propri genitori e lavora svogliatamente nell'azienda del padre; una ragazza problematica depressa, apatica e ammalata di epatite B.

Insomma, due pecore nere (è il corrispettivo in italiano del termine "dark horse") per le rispettive famiglie.

Il film inizia bene: i goffi tentativi del protagonista (brutto, grasso e neanche molto simpatico) per conquistare la ragazza, piuttosto indifferente alle avances di un tipo che non le piace proprio, strappano qualche risata.

Ma poi il regista decide di virare verso uno stile più grottesco e caustico, con uno sguardo cinico e impietoso sui personaggi.
Il finale è amaro.

La trama non coinvolge e non convince, non ci si affeziona ai personaggi.
Ci si allontana dalla sala con la sensazione che il proprio tempo libero poteva essere meglio speso.

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