giovedì 1 marzo 2018
OSCAR 2018. NOMINATION: FILM E REGIA
Chi vincerà l'edizione numero 90 degli Academy Award - meglio noti come Premi Oscar?
La domanda è sulle labbra screpolate di tutti, ma la risposta quest'anno è tutt'altro che semplice.
Innanzitutto perché, nonostante gli scarsi incassi complessivi delle pellicole nominate, la loro qualità è molto buona.
Ce n'è per tutti i gusti, essendo molti i generi rappresentati: bellico ( Dunkirk), biografico (L'ora più buia), di denuncia (The Post), sentimentale etero (The Shape of Water) e omosex (Chiamami col tuo nome), di vendetta (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri), gotico-romantico (Il Filo Nascosto), di formazione (Lady Bird), horror (Get Out).
Questo per semplificare parecchio, perché molte di queste opere sono difficilmente etichettabili, essendo così originali da rappresentare un punto di svolta o un unicum - questo vale soprattutto per i film di Jordan Peele, Martin McDonagh, Christopher Nolan, Paul Thomas Anderson e Guillermo del Toro.
Ma non si può negare l'ottimo lavoro svolto da Greta Gerwig, Steven Spielberg, Joe Wright e dal nostro Luca Guadagnino.
La difficoltà di fare pronostici deriva anche dal fatto che negli scorsi anni molti sono stati gli outsider che l'hanno spuntata su avversari maggiormente accreditati alla vigilia: è il caso di The Artist nel 2012, Argo nel 2013, Il Caso Spotlight nel 2016 e Moonlight nel 2017.
Un'altra incognita è data dall'impatto di movimenti di opinione come #MeToo e Time's Up, che hanno posto l'attenzione (finalmente) sulle condizioni delle donne nel mondo del cinema e che si sono fatti sentire anche in occasione dei recenti Golden Globe.
Chi sono i favoriti, quindi?
Innanzitutto, chi ha una doppia candidatura per film e regia parte avvantaggiato - recentemente solo il già citato Argo ha vinto senza avere al suo attivo pure una nomina per il regista.
Ma un film straordinario come Tre Manifesti non ci sentiamo di escluderlo aprioristicamente dalla competizione.
Forse hanno un po' meno chance le due vere sorprese di questa edizione, L'ora più buia e Il Filo Nascosto (6 candidature ciascuno), il "solito" (ottimo) Spielberg e il "forestiero" Luca Guadagnino.
Di certo la concorrenza è agguerrita.
Dalla sua The Shape of Water ha la vittoria del Leone d'Oro a Venezia 2017, il premio alla regia ai Golden Globe 2018 e il maggior numero di nomination (ben 13).
Senza considerare, dal punto di vista scaramantico, il fatto che partecipare alla Mostra della Laguna porta bene e, dal punto di vista statistico, il successo dei registi messicani negli ultimi anni (tre Oscar consecutivi alla regia, serie interrotta dal giovane Damien Chazelle di La La Land l' anno scorso).
D'altra parte, Lady Bird può contare sull'affermazione ai globi d'oro e sulla suggestione di vedere premiata una donna (Greta Gerwig, che è solo la quinta regista ad essere nominata nell'apposita categoria!).
Pure Get Out potrebbe farcela: ormai non farebbe più notizia l'affermazione di un film diretto da un cineasta di colore (vedi 12 Anni Schiavo e Moonlight) e pertanto ci si potrebbe concentrare maggiormente sulla qualità dell'opera, certamente una delle più interessanti.
Ma anche la più militante - e abbiamo visto come a Hollywood recentemente le motivazioni politiche abbiano avuto più peso rispetto ad altre considerazioni.
Riguardo a queste ultime due pellicole, un eventuale successo premierebbe un'opera prima (la Gerwig è un'attrice, Peele un comico).
E Dunkirk?
Incredibilmente Christopher Nolan è alla sua prima nomination per la regia - va detto che in questa categoria solo Anderson in passato è stato nominato (per Il Petroliere, nel 2008; ora comunque è a quota 8 candidature personali complessive): tutti gli altri (Nolan compreso) sono degli esordienti.
Ciò sorprende, visto l'enorme impatto che i suoi lavori hanno avuto nella cinematografia degli ultimi 20 anni, e ciò potrebbe quindi portare acqua al mulino dell'autore della saga del Cavaliere Oscuro e di Interstellar, che vedrebbe così riconosciuto il suo grande talento.
Il suo originale kolossal bellico è anche l'unico che ha avuto buoni incassi e che ha un respiro epico da "film da Oscar"; tuttavia, come abbiamo visto negli scorsi anni, c'è scollamento tra Academy e pubblico pagante, scollamento che potrebbe definitivamente palesarsi come un problematico dato di fatto.
Noi, alla fine, un'idea di chi potrebbe vincere ce la siamo fatta.
Quindi continuate a seguirci per scoprire le nostre previsioni - lo sapete che ormai siamo piuttosto attendibili e che spesso ci azzecchiamo.
Nel frattempo date un'occhiata ai trailer dei film candidati - a breve recensiremo quelli più meritevoli - e ai registi alle prese con la realizzazione delle scene.
Solo con lo Speciale Oscar di CINEMA A BOMBA! potrete sentirvi veramente parte della magica Notte delle Stelle!
MIGLIOR FILM
Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name), prodotto da Peter Spears, Luca Guadagnino, Emilie Georges e Marco Morabito
Dunkirk, prodotto da Emma Thomas e Christopher Nolan
Il filo nascosto (Phantom Thread), prodotto da JoAnne Sellar, Paul Thomas Anderson, Megan Ellison e Daniel Lupi
La forma dell'acqua - The Shape of Water (The Shape of Water), prodotto da Guillermo del Toro e J. Miles Dale
Lady Bird, prodotto da Scott Rudin, Eli Bush e Evelyn O'Neill
L'ora più buia (Darkest Hour), prodotto da Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce, Anthony McCarten e Douglas Urbanski
The Post, prodotto da Amy Pascal, Steven Spielberg e Kristie Macosko Krieger
Scappa - Get Out (Get Out), prodotto da Sean McKittrick, Jason Blum, Edward H. Hamm Jr. e Jordan Peele
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri), prodotto da Graham Broadbent, Pete Czernin e Martin McDonagh
MIGLIOR REGIA
Paul Thomas Anderson - Il filo nascosto (Phantom Thread)
Guillermo del Toro - La forma dell'acqua - The Shape of Water (The Shape of Water)
Greta Gerwig - Lady Bird
Christopher Nolan - Dunkirk
Jordan Peele - Scappa - Get Out (Get Out)
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