(Clicca sulla foto per vedere il documentario).
Francia, 2022
61'
Con: Peter Doherty, Frédéric Lo.
Cantautore punk e poeta maledetto, edonista bohémien e irridemibile junkie.
Pete Doherty è stato, nel primo decennio del nuovo millennio, il sogno incarnato dei tabloid britannici, che hanno vivisezionato ogni aspetto della sua immagine pubblica e privata.
La turbolenta relazione con la supermodella Kate Moss, i continui dentro-e-fuori da carceri e rehab, le attività extracurriculari (una distastrosa mostra da improvvisato pittore concettuale, un film in costume da attore protagonista) hanno finito per mettere in ombra ciò che più lo definisce: la sua carriera musicale.
Vent'anni dopo, l'irrequieto Pete - o Peter, come gli piace farsi chiamare quando vuole essere preso sul serio - ha cambiato completamente vita.
Si è disintossicato, continua a suonare con la sua band storica (i Libertines, che per un po' sono stati considerati gli eredi dei Clash) e soprattutto ha lasciato la perfida Albione per trasferirsi Oltremanica, insieme a moglie e cani.
Qui ha conosciuto il polistrumentista Frédéric Lo e in coppia con lui ha registrato un album intimista da chansonnier franco-anglofono (uno dei migliori usciti nel 2022): The Fantasy Life of Poetry and Crime, da cui prende il titolo il documentario che vi stiamo recensendo.
Prodotta e trasmessa dal website transalpino Arte Concert, la pellicola è stata girata integralmente a Értetat (Normandia), in un'enorme e splendida villa di campagna del XIX secolo adibita a sala prove, la stessa location in cui la "strana coppia" ha registrato il proprio lavoro.
Accompagnati da un gruppo di session musician, il trasandato Doherty - imbolsito da una dieta a base di toast al formaggio - e l'azzimato Lo si esibiscono in tutte le 12 tracce del disco, suonate e riprese integralmente e dal vivo.
Un film-concerto dunque, utilissimo a conoscere le nuove canzoni, ma che ha i momenti di maggior interesse negli intermezzi in cui i nostri osservano il mare o sono semplicemente seduti in cucina.
Divertente la scena in cui Frédéric accenna English Rose dei Jam con la chitarra e Pete cerca di cantare il ritornello, di cui non sa o non ricorda le parole.
Consigliabile alle/ai fan di Doherty oppure agli appassionati del cantautorato raffinato e un po' naïf.
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