GLI INEDITI: CRISTIADA, CHI HA PAURA DEI CRISTEROS?
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer)
USA/Messico, 2011
143'
Regia: Dean Wright
Interpreti: Andy Garcia, Eva Longoria, Oscar Isaac, Bruce Greenwood, Nestor Carbonell, Bruce McGill, Rubén Blades, Peter O'Toole.
Messico, 1926. Il presidente massone e anticlericale Calles impone una legge molto repressiva della libertà di religione: i sacerdoti sono deportati o ammazzati; ogni forma di culto viene bandita; i fedeli sono arrestati, torturati o fucilati; le chiese vengono chiuse, saccheggiate e profanate.
Scoppia la Cristiada, cioè la rivolta di una numerosa parte della popolazione cattolica contro il terrore e le vessazioni perpetrati dal governo: al grido di "¡Viva Cristo Rey!" (ovvero: "Viva Cristo Re!") i ribelli - detti Cristeros - ingaggiano una vera e propria guerra contro l'esercito regolare, durante la quale essi combatteranno eroicamente per 3 anni, senza però riuscire a prevalere.
Molti dei martiri di questa sollevazione verranno successivamente canonizzati e beatificati dai papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Tra di loro, il quattordicenne José Sánchez del Río.
A questa pagina sanguinosa - i morti furono parecchie decine di migliaia di persone - della storia del secolo scorso si è ispirato questo film del 2011, grande successo di pubblico in Messico (e negli USA, dove è uscito col titolo For Greater Glory), ma in Italia rimasto incredibilmente inedito.
Non si capisce infatti come mai non sia stato distribuito nel nostro Paese.
Tema troppo scottante? Cristiani che difendono la propria fede e la propria libertà religiosa: se si trattasse di una censura su questo argomento saremmo di fronte ad un caso di pura imbecillità ideologica da parte dei distributori nostrani, di pregiudizi anticattolici indegni di un Paese civile.
Scarso appeal commerciale? Andiamo, nelle nostre sale vengono proiettate pellicole che attirano solo poche decine di persone. Questa ha un cast accattivante con almeno due nomi di grande richiamo (Andy Garcia ed Eva Longoria).
Scarsa qualità artistica? Beh, il regista è un esordiente - precedentemente ha curato gli effetti speciali delle ultime due parti della trilogia di Il Signore degli Anelli - e la sua direzione è diligente ma senza guizzi; il ritmo non è molto sostenuto, se non verso la fine.
Ma la fotografia è curata; le interpretazioni sono dignitose - bravi, in particolare, il divo Garcia e quell'Oscar Isaac che tanto ha impressionato nell'edizione di quest'anno del Festival di Cannes; la colonna sonora è curata nientepopodimeno che da James Horner (quello di Braveheart, Titanic e Avatar, per intenderci).
Insomma, pur non potendo definire Cristiada un film perfetto, non possiamo non consigliarlo, nonostante tutto.
Se non altro, perché rappresenta una testimonianza importante su un periodo oscuro della storia del Novecento, un periodo di barbarie indicibile macchiato dal sangue di tanti innocenti: alla fine della pellicola scorrono foto e filmati d'epoca con i volti dei veri protagonisti della vicenda, immagini impressionanti di un passato dimenticato e rimosso.
Anche dai cinema italiani, purtroppo.
Etichette: CANNES 2013, Carbonell, Cristiada, Dean Wright, Garcia, GLI INEDITI, Greenwood, Horner, Isaac, Longoria, McGill, O'Toole
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