giovedì 12 dicembre 2024

CIVIL WAR, LA GUERRA CIVILE DEL FUTURO E' OGGI


(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



USA, 2024
109'
Regia: Alex Garland
Interpreti: Kirsten Dunst, Wagner Moura, Cailee Spaeny, Stephen McKinley Henderson, Jesse Plemons, Nick Offerman.


In un futuro prossimo gli Stati Uniti non sono più uniti: a scontrarsi in una guerra civile ogni giorno che passa sempre più violenta sono le forze rimaste fedeli al legittimo governo, i secessionisti di Texas e California, gli Stati del Nord-Ovest e l'alleanza del Sud guidata dalla Florida.

Un gruppo di giornalisti decide di intraprendere un pericolosissimo viaggio attraversando il fronte dei combattimenti per recarsi a Washington, allo scopo di intervistare in esclusiva il presidente (Offerman): ne fanno parte una celebre fotoreporter (Dunst), una giovanissima fan di questa (Spaeny), uno scanzonato giornalista (Moura) e il loro anziano collega (McKinley Henderson).

Si inoltreranno nel cuore di tenebra di un'America dilaniata dai conflitti.

Oscar 2016. A contendersi l'ambita statuetta per gli effetti speciali ci sono dei colossi del calibro di Mad Max: Fury Road, The Martian-Sopravvissuto, The Revenant-Redivivo, Star Wars: Il risveglio della Forza.

A spuntarla, però, molto a sorpresa, è il più piccolo dei film in lizza, Ex Machina, dell'esordiente Alex Garland (già sceneggiatore di 28 giorni dopo e Sunshine di Danny Boyle), cupo e freddo triangolo tra due uomini e un robot in tutto e per tutto assomigliante ad una donna.

Garland verrà acclamato in seguito anche per Annihilation con Natalie Portman, confermandosi così come uno degli autori di fantascienza (spesso horror) più ineteressanti e originali degli ulimi anni.

Anche Civil War è fantascientifico, ma è ancora più disturbante perchè gli Stati Uniti di questo futuro distopico sono molto simili agli Stati Uniti (e al mondo occidentale) attuali: le divisioni e le differenze esasperate dalla crisi economica, sociale, morale, sono trasversali, si frantumano e si ricompongono in modo diverso in una ricerca continua e spasmodica di un avversario, di un nemico da battere e da abbattere.

In fondo Trump, con la sua retorica incendiaria, non ha fatto altro che assecondare tendenze già in atto da tempo e troppo sbrigativamente liquidate con la dicotomia "ceti urbani istruiti e liberal" contro "ceti rurali ignoranti e bigotti": le ultime elezioni presidenziali hanno dimostrato una realtà diversa, ben più complessa.

Garland riesce perfettamente a cogliere le contraddizioni, il nichilismo, lo spaesamento e lo straniamento dinnanzi ad un mondo sempre più difficile da comprendere, un mondo che cambia troppo velocemente e che mette tutto in discussione.

Sì, è disturbante Civil War perchè ci fa rendere conto che la guerra civile del futuro la stiamo vivendo, gli uni contro gli altri, armati, già oggi.


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