martedì 6 settembre 2011

TINKER TAILOR SOLDIER SPY, CACCIA ALLA TALPA


Dopo le emozioni di ieri notte e dopo esserci "caricati" con la mostra d'arte di Julian Schnabel al museo Correr (notevole l'uso che il pittore/regista ha fatto di resine e poliestere, ma questa è un'altra storia), siamo tornati al Lido.
Mentre ci rechiamo al red carpet ci passa accanto il solito James Franco, che ormai è di casa. Persino i veneziani non ci fanno più caso.

La passerella d'onore è tutta per il cast e la produzione della pellicola inglese: Gary Oldman è assente, ma gli altri ci sono tutti, sicchè vediamo sfilarci davanti agli occhi il regista Tomas Alfredson, il grande vecchio John Hurt, l'emergente Benedict Cumberbatch e il compassato Mark Strong.
Il più generoso però è Colin Firth, che si avvicina per salutare e si concede lungamente agli autografi. Un vero re, come l'Oscar insegna.

La Talpa, ambientato in piena guerra fredda, racconta la storia di un agente dei servizi segreti (Oldman, molto misurato) che indaga per scovare un traditore al soldo dei sovietici che si nasconde nel suo dipartimento.

Classico film di spionaggio albionico, è in parte inficiato dai difetti tipici del genere: scarsezza di ritmo e inesplicabilità dell'intreccio.

Per fortuna a bilanciare il tutto ci pensa l'alta qualità recitativa di un gruppo di attori che sa il fatto proprio e il mestiere di un regista svedese in grado di creare qualche momento di vera tensione.

Alla fine molti applausi, sebbene almeno metà del pubblico fosse inglese. Ma così vale?

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