lunedì 8 aprile 2013

I DOC: IF A TREE FALLS, GLI ECOTERRORISTI DELLA PORTA ACCANTO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2011
85'
Regia: Marshall Curry, Sam Cullman


Ha senso parlare di "ecoterrorismo", equiparando gli attivisti estremisti "pro-Terra" - per lo più una banda di agitatori velleitari e ingenui - agli attentatori stragisti e ai kamikaze?
E' quello che si domanda If a Tree Falls: A Story of the Earth Liberation Front, candidato all'Oscar per il miglior documentario agli Oscar 2012.

La pellicola narra appunto l'ascesa e la caduta agli inferi dell'Earth Liberation Front (ELF; in italiano: Fronte di Liberazione della Terra), gruppo ecologista radicale protagonista di eclatanti azioni di protesta contro piccole e grandi compagnie (segherie e falegnamerie industriali...), ma anche contro alcune attività (macelli di cavalli, concessionarie di SUV, ecc...), tutte accusate di perpetrare gravi scempi ambientali per meri interessi economici.

Seguendo il caso di un attivista accusato di aver appiccato incendi dolosi, si ricostruisce lo sviluppo dell'ELF: da movimento spontaneo pseudo-hippie a "minaccia terroristica interna numero 1" (secondo la definizione dell'FBI, ma prima dell'11 Settembre 2001).

Riportando interviste a membri del Fronte (dall'aspetto tutt'altro che sinistro: facce anonime come se ne incontrano a centinaia tutti i giorni per strada), agenti federali che hanno seguito la vicenda (dall'apparenza di tranquilli funzionari statali), vittime dei danni (composte e dignitose, pur nella tragedia che li ha colpiti), i due registi, pur mantenendosi equidistanti dalle parti, disvelano però il volto di un'America dalla facciata molto borghese, ma in realtà in preda a paranoia e rabbia, focolaio di tensioni pronte ad esplodere in qualsiasi momento.

E così, i filmati delle brutalità compiute dalle forze dell'ordine nei confronti di militanti ammanettati e inermi (i fatti della scuola Diaz a Genova Bolzaneto non sono lontani) durante sit-in e manifestazioni pacifiche - organizzati per protestare contro la deforestazione esagerata, l'inquinamento e lo sfruttamento intensivo a fini di lucro delle risorse naturali - provocano reazioni di sdegno.
Ma colpiscono anche le immagini delle violenze vandaliche contro negozi che nulla c'entrano con la questione ambientalista, delle fiamme appiccate dall'ELF che distruggono il lavoro di una vita di piccoli imprenditori - trascinati sull'orlo del lastrico e di un vortice di disperazione.

Insomma, il documentario sembra suggerire che a rivendicazioni giuste si sia risposto in modo sbagliato: gli atti intimidatori e la repressione hanno avuto risultati sterili, se non del tutto controproducenti.

Una questione filosofica molto dibattuta - ripresa dal titolo dell'opera di Cullman e Curry - afferma:
"If a tree falls in a forest and no one is around to hear it, does it make a sound?"
[Un albero, se cade nella foresta ma non c'è nessuno nei dintorni che possa sentirlo cadere, fa rumore?]

Di conseguenza, il problema della preservazione dell'ambiente naturale, per fare rumore, ha bisogno della violenza e della cassa di risonanza di mass media sempre più morbosamente assetati di notizie sensazionalistiche?

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