domenica 8 aprile 2018

READY PLAYER ONE, LE SORPRESE DELL'UOVO DI PASQUA DI SPIELBERG

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2018
140'
Regia: Steven Spielberg
Interpreti: Tye Sheridan, Olivia Cooke, Mark Rylance, Ben Mendelsohn, Simon Pegg, T.J. Miller, Lena Waithe, Win Morisaki, Philip Zhao, Hannah John-Kamen.


Nel 2045 tutti vivono in OASIS, il mondo virtuale creato da James Halliday (Rylance) nel quale chiunque può cambiare aspetto fisico trasformandosi in avatar e fare (spesso a pagamento) tutto ciò che vuole.

Il fondatore, prima di morire, lancia una sfida: anziché designare un erede, egli annuncia che il controllo di OASIS andrà a chi riuscirà a superare tre prove e a trovare l'Easter egg (cioè il contenuto speciale; letteralmente vuol dire "uovo di Pasqua", quello che nella tradizione anglosassone viene nascosto in giardino e cercato dai bambini) che egli ha celato nella sua creazione.

La potente multinazionale IOI, guidata dallo spegiudicato Nolan Sorrento (Mendelsohn), mette in campo un'agguerrita, numerosa e attrezzatissima squadra di giocatori.

Ma a darle filo da torcere sarò un gruppo di adolescenti guidato da Wade Watts (Sheridan) e Samantha Cook (Cooke).






Amanti degli Easter egg, delle citazioni, dei rimandi filmici: avete trovato pane per i vostri denti!

Se poi siete anche dei fan di cinema, musica, videogiochi, fumetti anni Ottanta/Novanta: avete trovato il Paradiso!

L'immaginario del romanzo Ready Player One di Ernest Cline, dal quale è tratto il film, è infatti ricco di riferimenti alla cultura pop del periodo.

Il buon Steven, pur cambiando molte cose rispetto al libro, ha voluto ricreare questo gioco di suggestioni limitando il più possibile le autocitazioni (le opere di Spielberg regista e produttore sono molto presenti nelle pagine di Cline), ma dando per il resto sbocco al mondo descritto dall'autore e facendo delle aggiunte geniali.

Tra queste, riportiamo la strepitosa corsa delle auto iniziale (che strizza l'occhio, tra gli altri, a Il Braccio Violento della Legge di William Friedkin) e un omaggio ad una famosa pellicola di Stanley Kubrick (vi lasciamo il gusto di scoprirla) - una gemma incastonata nella trama.

Tra gli spettatori si è scatenata una vera e propria caccia al tesoro per scovare i riferimenti più o meno nascosti e qualcuno si è preso pure la briga di elencarli minuziosamente (sono veramente tanti!).

Noi di CINEMA A BOMBA!, nel nostro piccolo, ne abbiamo notati alcuni.

In ambito cinematografico, oltre a quelli già citati: Ritorno al Futuro, King Kong (di Peter Jackson), Jurassic Park, Batman di Tim Burton, Star Wars, Il Gigante di Ferro, Interceptor (Mad Max), Nightmare, Venerdì 13, La Bambola Assassina, Beetlejuice, Alien, Monty Python e il Sacro Graal, Last Action Hero, Breakfast Club, Non per soldi... ma per amore, Excalibur, Quarto Potere.

In ambito televisivo: A-Team, Batman (la serie Tv con Adam West), Star Trek, ThunderCats, Gundam, Voltron.

Per ciò che concerne i videogiochi: Tomb Raider, Street Fighter, Duke Nukem, Halo, Space Invaders, Mortal Kombat, StarCraft, Adventure (del 1979; è il primo videogame d'azione e anche il primo in cui compare un Easter egg).

Riguardo ai fumetti: Akira, i personaggi DC di Harley Quinn, Joker, Deadshot, Superman (sia nella versione cattiva di Injustice sia in quella di Clark Kent con le fattezze di Christopher Reeve).

E poi le Tartarughe Ninja, Hello Kitty, Michael Jackson, Prince, Duran Duran; la colonna sonora con canzoni di Van Halen, Blondie, Tears for Fears, Bruce Springsteen, Earth Wind and Fire, Bee Gees...

Senza contare il fatto che gli avatar dei protagonisti si chiamano Parzival (come il cavaliere della Tavola Rotonda che riesce a trovare il Santo Graal) e Art3mis (come la dea della caccia nella mitologia greca).

Insomma, un'orgia di citazioni e rimandi che esalta lo spettatore più nerd, concentrato ad esaminare ogni singolo dettaglio, ogni singola scena, per trovare qualcosa di familiare.

Lo spettatore più distratto o meno preparato, invece, può godersi un'avventura dal ritmo sostenuto con poche pretese di denuncia sociale; un'opera di intrattenimento che diverte e talvolta spaventa; un vertiginoso e vorticoso immergersi in un mondo affollato di personaggi e pieno di colori.

In ogni modo si esce frastornati e storditi dai numerosi stimoli visivi e, almeno nel nostro caso, con una gran voglia di rivedere il film per carpirne altri segreti.

Ma chi pensa che Ready Player One sia solo una macchina citazionista e un'operazione nostalgia, si sbaglia.

Come avevamo già anticipato qualche anno fa con il corto Red Dead Redemption, il rapporto tra cinema, TV e videogiochi è destinato a diventare sempre più stretto e il fatto che, dopo l'apprezzato John Hillcoat (La Proposta, The Road, Lawless), a cimentarsi in un pastiche che ne fonde insieme codici e registri, situazioni e personaggi sia quello che forse è considerato non a torto il miglior regista vivente - un regista che ha saputo cambiare la storia del cinema - vuol dire che il futuro ci riserva interessanti prospettive.

Che si tratti di un'opera destinata ad aprire nuove strade?

Se anche così non fosse, Spielberg ha vinto la scommessa.

Affrontando un romanzo di difficile adattamento e non affidandosi a divi - come Daniel Day-Lewis in Lincoln e Tom Hanks in Il Ponte delle Spie e The Post (nel quale recitava anche la leggenda Meryl Streep, candidata all'Oscar come migliore attrice protagonista agli ultimi Oscar) - bensì avvalendosi della bravura di Mark Rylance (migliore attore non protagonista per il già citato Il Ponte delle Spie agli Academy Award 2016, ma presente anche nello sfortunato Il Grande Gigante Gentile), Ben Mendelsohn (il cattivo di Rogue One), Simon Pegg e di un gruppo di giovani attori, tra i quali spicca il protagonista Tye Sheridan (Coppa Marcello Mastroianni a Venezia 2013, interprete, tra gli altri, di The Tree of Life, Mud, X-Men: Apocalisse), si è messo in gioco e gli incassi finora sembrano dargli ragione.

Inoltre era dai tempi dello straordinario (ma sottovalutatissimo) Le Avventure di Tintin che il regista di Cincinnati non narrava un racconto di avventure per ragazzi.

Giovandosi di effetti speciali di ottima fattura, della sempre eccellente fotografia del fido Janusz Kaminski, delle musiche di Alan Silvestri e del lavoro delle tante maestranze, Mastro Spielberg ha saputo di nuovo spiazzarci.

Facendoci trovare un uovo di Pasqua (o Easter egg, come preferite) buonissimo e pieno di sorprese.




Etichette: , , , , , , , , , , , ,

1 Commenti:

Blogger SamSimon ha detto...

Ne avete beccate tante di uova di Pasqua! Forse beccarle tutte è impossibile...

Una che vi è sfuggita è Christine, la macchina di John Carpenter! :--)

https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/04/05/ready-player-one-divertentissimo/

13 aprile 2018 alle ore 10:57  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page