ALABAMA MONROE, LA FIERA DEL BLUEGRASS
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer)
Belgio, 2012
111'
Regia: Felix Van Groeningen
Con: Veerle Baetens, Johan Heldenbergh, Nell Cattrysse, Geert van Rampelberg.
Lei ha un negozio di tatuaggi, è solare, è credente; lui è un cantante/musicista, è ombroso, è un ateo convinto.
Si conoscono, si amano, si ritrovano a far parte dello stesso gruppo di musica bluegrass ("la forma più pura del country", secondo la definizione di lui).
Hanno una figlia, che però muore bambina per un tumore.
Si allontanano sempre di più, fino al drammatico epilogo (eh sì: perché prima, invece, un'allegria...).
Già il titolo originale in inglese, The Broken Circle Breakdown, spiega quello che ci si deve aspettare da questo film - letteralmente significa "il collasso del cerchio spezzato": la vita dei due protagonisti gira perfetttamente, come un cerchio; ad un certo punto il dramma lo spezza, e la stessa esistenza della coppia collassa in un circolo vizioso di recriminazioni, incomprensioni, sensi di colpa.
Insomma, non esattamente un'opera leggera.
Ma d'altra parte, generalmente, quale pellicola belga lo è?
Dopo La Cinquième Saison, Bullhead di Michaël R. Roskam (candidato agli Oscar 2012) e i pur premiatissimi lavori dei fratelli Dardenne - prezzemolini dei festival, presenti anche quest'anno a Cannes - Alabama Monroe non fa che confermare la nostra opinione sulla grevità della cinematografia fiammingo-vallone degli ultimi anni.
Il rivale più insidioso del nostrano La Grande Bellezza agli Oscar di quest'anno nella categoria del Miglior Film Straniero - Oscar che poi, come sappiamo, è andato al capolavoro di Paolo Sorrentino - ha fatto tuttavia incetta di premi internazionali ed è stato acclamato in numerose kermesse.
Pensiamo che abbia saputo giovarsi non tanto della sua trama - angosciante al massimo - quanto piuttosto delle intense interpretazioni dei due protagonisti, che cantano essi stessi con passione le canzoni della notevole colonna sonora.
Molto brava soprattutto lei, Veerle Baetens, una sorta di Reese Witherspoon delle Fiandre.
Lui, Johan Heldenbergh, è praticamente il Kris Kristofferson belga (diciamo così).
E infatti le parti migliori sono proprio quelle che raccontano le tappe della loro travolgente storia d'amore, una storia d'amore narrata in flashback e scandita a tempo di bluegrass.
Dopo aver visto Alabama Monroe, sembra comunque incredibile pensare che il Belgio sia anche la patria dei Puffi, di Lucky Luke e di Tintin (il celebre fumetto di Hergé che ha entusiasmato persino Mastro Spielberg, al punto che questi ne ha fatto l'eroe di un suo divertentissimo e avvincente cartoon).
Aridatece quindi il Grande Puffo, i fratelli Dalton e il Capitano Haddock!
Che è meglio.
Etichette: Alabama Monroe, Baetens, Heldenbergh, Kristofferson, La Grande Bellezza, Le avventure di Tintin, Oscar 2014, Steven Spielberg, The Broken Circle Breakdown, Van Groeningen
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