lunedì 18 gennaio 2016

OSCAR 2016. NOMINATION: DOCUMENTARI E CORTOMETRAGGI

Dall'alto: la locandina del documentario su Amy Winehouse; un'immagine del cortometraggio animato Prologue; una scena del corto Pixar Sanjay's Super Team


Lo Speciale Oscar 2016 di CINEMA A BOMBA! entra finalmente nel vivo.

Non vi nascondiamo che preparare il post sulle categorie tradizionalmente più sottovalutate - quelle relative ai documentari e ai cortometraggi - ci dà delle gioie: avendo dedicato delle sezioni apposite sul nostro blog (I CORTI e I DOC), ci stuzzica conoscere così tanti lavori di qualità che parlano dei temi più disparati.

Tra i lungometraggi documentari non è raro trovare opere veramente notevoli: basti pensare, per citare solo alcuni dei passati vincitori, a La Battaglia delle Midway di John Ford (1943), Kon-Tiki di Thor Heyerdahl (1952), Quando eravamo re (1997, sul pugile Muhammad Ali), Bowling a Columbine di Michael Moore (2003), La Marcia dei Pinguini di Luc Jacquet (2006), Una Scomoda Verità (2007, con Al Gore), Searching for Sugar Man di Malik Bendjelloul e Simon Chinn (2013, sul musicista Sixto Rodriguez).

Quest'anno troviamo opere che parlano di cantanti tormentate (Amy Winehouse, in Amy, presentato a Cannes 2015; Nina Simone, in What Happened, Miss Simone?), lotta al narcotraffico (Cartel Land), vittime di regimi sanguinari (The Look of Silence, Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2014), rivolte in piazza per la democrazia (Winter on Fire: Ukraine's Fight for Freedom, anche questo in cartellone a Venezia, ma nel 2015).

I cortometraggi documentari parlano di temi altrettanto scottanti: la lotta all'Ebola (Body Team 12), il sogno di un ragazzino nato disabile a causa delle armi chimiche usate nella Guerra in Vietnam di vivere una vita normale (Chau, Beyond The Lines), il dramma della Shoah (Claude Lenzmann: Spectres Of The Shoah), gli omicidi d'onore in Pakistan (A Girl In The River: The Price Of Forgiveness; Sharmeen Obaid-Chinoy, la regista, è la prima cineasta del suo Paese ad aver vinto un Academy Award, nel 2012), la storia di un uomo il cui fratello rischia la pena di morte (Last Day Of Freedom).

Un piccolo gruppo di suore in Cisgiordania alle prese con l'arrivo di una famiglia di coloni israeliani (Ave Maria); una ragazza afghana che deve fare da interprete ad un gruppo di soldati americani a caccia di terroristi e che si scontra con difficoltà di genere e religiose (Day One); un padre divorziato, la sua bambina e... la sensazione che qualcosa non vada proprio benissimo (Alles wird gut-Everything will be ok); due ragazzi tra amicizia e guerra nel Kosovo all'inizio degli anni Novanta (Shok); un balbuziente alle prese con la più grande delle sue paure (Stutterer).
Questi, invece, sono i protagonisti dei cortometraggi in competizione.

Suggestive le immagini e interessanti le vicende dei corti di animazione, a prima vista davvero sfiziosi.
Il cileno Bear Story è la storia di un anziano e solitario orso che racconta la sua vita attraverso un diorama meccanico.

Prologue descrive uno scontro tra soldati Ateniesi e Spartani sotto gli occhi di una bambina spaventata, ma è pensato come la prima parte di un progetto a più ampio respiro ispirato alla Lisistrata di Aristofane (quella commedia nella quale le mogli fanno terminare la Guerra del Peloponneso dopo aver imposto ai mariti uno sciopero del sesso); è stato realizzato dal solo autore (il grande animatore canadese Richard Williams, che tra le altre cose, è stato il responsabile dell'animazione di Chi ha incastrato Roger Rabbit?) foglio per foglio, a matita, dopo una lavorazione durata parecchi anni.

Sanjay's Super Team della Pixar - proiettato nei cinema prima di Il Viaggio di Arlo-The Good Dinosaur - racconta la storia di un bambino americano di origine indiana (ispirato allo stesso regista) diviso tra le tradizioni famigliari e la sua passione per i supereroi.
We can't live without cosmos narra di due amici cosmonauti, entrambi con un sogno da realizzare.
World of Tomorrow, con disegni elementari, è il caleidoscopico viaggio di una bambina nel suo futuro.

Scoprite con noi i candidati di queste categorie: resterete sorpresi.


MIGLIOR DOCUMENTARIO
Amy, regia di Asif Kapadia
Cartel Land, regia di Matthew Heineman
The Look of Silence, regia di Joshua Oppenheimer
What Happened, Miss Simone?, regia di Liz Garbus
Winter on Fire: Ukraine's Fight for Freedom, regia di Evgeny Afineevsky

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
Body Team 12 - regia di David Darg e Bryn Mooser
Chau, Beyond The Lines - regia di Courtney Marsh e Jerry France
Claude Lenzmann: Spectres Of The Shoah - regia di Adam Benzine
A Girl In The River: The Price Of Forgiveness - regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
Last Day Of Freedom - regia di Dee Hibert e Jones Nomi Talisman

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Ave Maria, regia di Basil Khalil
Day one, regia di Henry Hughes
Alles wird gut-Everything will be ok, regia di Patrick Vollrath
Shok, regia di Jamie Donoughue
Stutterer, regia di Benjamin Cleary e Serena Armitage

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DI ANIMAZIONE
Bear Story, regia di Gabriel Osorio Vargas
Prologue, regia di Richard Williams
Sanjay's Super Team, regia di Sanjay Patel
We can't live without cosmos, regia di Konstantin Bronzit
World of Tomorrow, regia di Don Hertzfeldt

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