mercoledì 15 febbraio 2017

OSCAR 2017. NOMINATION: FILM D'ANIMAZIONE, FILM STRANIERO, SCENEGGIATURE

Dall'alto: una scena di Zootropolis; un'immagine tratta da Kubo e la Spada Magica; il protagonista di La Mia Vita da Zucchina (secondo da destra) con i suoi amici.  


Diciamoci la verità: la categoria del miglior film d'animazione, dopo il caso The Lego Movie, ha perso un po' del prestigio e della credibilità del passato.

Non ha aiutato la crisi creativa nel settore (abbiamo scritto "creativa": gli incassi sono per lo più buoni): a parte l'exploit di Inside Out, non è che negli ultimi anni si siano visti dei capolavori, come dimostrano anche i nominati di quest'anno.

Zootrpolis parte con il favore dei pronostici della vigilia, ma per quanto tecnicamente suggestivo e ben fatto, non è originalissimo nella storia - una coniglietta riesce con caparbietà e difficoltà a diventare poliziotta nonostante il parere contrario di famiglia e superiori, e risolve un caso difficilissimo con l'aiuto di un ladruncolo (una volpe).

Di Oceania non fatevi ingannare dal titolo originale, Moana: è un cartoon per famiglie con protagonista una ragazzina indipendente, coraggiosa e intraprendente (già sentita...).

Insomma, la Disney non rischia niente e va sul sicuro con i suoi due candidati, mentre più coraggiosi risultano gli altri tre.

La Tartaruga Rossa - prodotta anche dal mitico Studio Ghibli (ossia quello di La Collina dei Papaveri e dei capolavori di Hayao Miyazaki) - è privo di dialoghi; La Mia Vita da Zucchina - girato con pupazzi in stop motion - narra la commovente storia di un orfano che trova l'amicizia di altri bambini problematici come lui; Kubo e la Spada Magica - anch'esso in stop motion - è un'avventura ambientata in Giappone insolitamente candidata anche per gli effetti speciali.

Per quel che riguarda i film in lingua straniera, fatto fuori subito il vincitore del Golden Globe Elle di Paul Verhoeven con Isabelle Huppert (che, come vedremo, è però in lizza come migliore attrice protagonista), la sfida sembrerebbe limitata ad altri due reduci di Cannes 2016.

È molto piaciuto ed ha molto divertito Vi Presento Toni Erdmann della tedesca Maren Ade, che narra del rapporto tra una donna in carriera e lo strambo padre in cerca di attenzioni.
Si sta già pensando al remake hollywoodiano, a quanto pare con Jack Nicholson e la brillante Kristen Wiig (presente in The Martian e candidata agli Oscar 2012 per la migliore sceneggiatura originale di Bridesmaids-Le Amiche Della Sposa).

Il Cliente (Forushande) di Asghar Farhadi - giallo che prende spunto da Morte di Un Commesso Viaggiatore di Arthur Miller - sulla Croisette aveva vinto due premi, ma vedremo se saprà conquistare anche i votanti dell'Academy.
Sarebbe la seconda statuetta per il regista iraniano, dopo la vittoria di Una Separazione nel 2012.

Meno speranze - ma non si può mai dire - per gli altri.
Lo svedese A Man Called Ove - commedia drammatica su un uomo di mezza età scontroso e misantropo e i suoi rapporti con una famiglia di extracomunitari - ha dalla sua un'altra nomination, quella per trucco e acconciatura; Tanna è una sorta di Romeo e Giulietta ambientata in un isola del Pacifico; Land of Mine - già molto apprezzato e premiato - narra la vera storia di ragazzini tedeschi che dopo la Seconda Guerra Mondiale furono obbligati a scovare le mine disseminate dall'esercito del Terzo Reich lungo le coste della Danimarca.

Ogni anno, CINEMA A BOMBA! dà la possibilità ai suoi lettori di leggere le sceneggiature candidate agli Oscar.
Anche per questa edizione siamo riusciti a trovarle, e vi assicuriamo che sono veramente appassionanti: vi consigliamo di darci un'occhiata.

È vero, ci sono dei favoriti - La La Land per la sceneggiatura originale, Moonlight per quella non originale (anche se, relativamente a questa, è sorta una piccola controversia, essendo tratta da un'opera teatrale mai andata in scena né pubblicata) - ma queste categorie regalano sempre sorprese.

Quindi non ci sorprenderemmo se l'Academy scegliesse, per esempio, il surreale The Lobster - premiato a Cannes 2015 (il suo regista, Lanthimos, era riuscito a portare il precedente Alps in competizione nella memorabile Mostra del Cinema di Venezia del 2011) - la cui vicenda narra di un futuro distopico nel quale i single sono costretti a trovare compagnia, pena l'essere trasformati in animali.

Non perdetevi, quindi, i trailer dei cartoni animati e dei film stranieri e gli script: le sorprese sono dietro l'angolo (e nei link riportati qui di sotto).






MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Zootropolis (Zootopia), regia di Byron Howard e Rich Moore
Oceania (Moana), regia di Ron Clements e John Musker
Kubo e la spada magica (Kubo and the Two Strings), regia di Travis Knight
La tartaruga rossa (La Tortue Rouge), regia di Michaël Dudok de Wit
La mia vita da Zucchina (Ma vie de Courgette), regia di Claude Barras

MIGLIOR FILM STRANIERO
Land of Mine - Sotto la sabbia (Under sandet), regia di Martin Zandvliet (Danimarca)
A man called Ove (En man som heter Ove), regia di Hannes Holm (Svezia)
Il cliente (Forushande), regia di Asghar Farhadi (Iran)
Tanna, regia di Martin Butler e Bentley Dean (Australia)
Vi presento Toni Erdmann (Toni Erdmann), regia di Maren Ade (Germania)

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Damien Chazelle – La La Land
Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea
Taylor Sheridan – Hell or High Water
Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos - The Lobster
Mike Mills - 20th Century Women

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Barry Jenkins e Tarell McCraney – Moonlight
Eric Heisserer - Arrival
Luke Davies - Lion - La strada verso casa (Lion)
August Wilson - Barriere (Fences)
Allison Schroeder e Theodore Melfi - Il diritto di contare (Hidden Figures)




Etichette: , , , , , , , , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page