domenica 27 maggio 2018

DEADPOOL 2, ARLECCHINO MUTANTE (E SGUAIATO)

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2018
119'
Regia: David Leitch
Interpreti: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Julian Dennison, Morena Baccarin, Zazie Beetz, T.J. Miller, Matt Damon, Brad Pitt, Eddie Marsan, Terry Crews, Bill Skarsgård, Rob Delaney


Deadpool (Reynolds), in seguito ad un dramma, decide di farla finita: si fa esplodere nel suo appartamento, ma non riesce a morire.

Viene raccolto dall'uomo d'acciaio Colosso e portato nella sede degli X-Men, nella speranza che possa entrare nel gruppo.

Chiamato a fronteggiare la sua prima esperienza - un orfano mutante adolescente (Dennison) ha il potere di bruciare tutto ciò che vuole e decide di utilizzarlo contro il direttore e il personale della struttura che lo ospita - egli però finirà per farsi arrestare insieme al ragazzo.

Nella galera che li tiene imprigionati fa però irruzione Cable (Brolin), un killer venuto dal futuro intenzionato a uccidere il giovane.






Volgare, violento, irriverente, politicamente scorretto (ma senza esagerare: minoranze e omosessuali sono risparmiati in modo un po' ruffiano): è tornato Deadpool, il personaggio creato dai fumettisti Fabian Nicieza e Rob Liefeld!

Questa volta l'improbabile supereroe si accompagna con X-Force, una scalcagnata banda di mutanti dai poteri non così straordinari: la sexy Domino (Beetz), che ha la caratteristica di essere super fortunata; Bedlam (Crews), capace di intervenire sui campi magnetici; Shatterstar, che pensa di essere migliore di tutti (mah...); Zeitgeist (Skarsgård, il protagonista dell'ultimo It), che vomita un liquido corrosivo; Svanitore (buffo cammeo di Brad Pitt), una sorta di uomo invisibile; Peter, un normale uomo di mezza età.

Non vi diremo come andrà a finire; ma anticipiamo soltanto che gli X-Men, ai quali X-Force fa riferimento, sono decisamente un'altra cosa.

Aumentano quindi i comprimari, ma non cambia la sostanza di questo film scacciapensieri, senza alcuna ambizione autoriale (vedi Logan, che recensiremo a breve) o epica ( Avengers:Infinity War non è distante solo per il budget).

Sostanza, in realtà, ce n'è ben poca: il prodotto è pensato con il solo scopo di intrattenere il pubblico.

E ci riesce, nonostante le trappole che un seguito generalmente porta con sé: ripetere il successo di un precedente non è mai troppo facile, soprattutto perché viene a mancare l'effetto novità.

Evitati gli eccessi, per esempio, di Scemo & + Scemo 2 - che nell'esagerare situazioni e battute ha finito per risultare grottesco e patetico -, Deadpool 2 ha risolto il problema nella continuità con il capostipite (soluzione già adottata con successo per Guardiani della Galassia Vol. 2).

Certo, la natura del personaggio aiuta, strabordante com'è anche al di fuori dello schermo - è molto presente, oltre che (ovviamente) nei fumetti, anche in meme, video demenziali (il cortometraggio No Good Dead, ma non solo), social network...

Bisogna pure ammettere che, nel pur affollato universo Marvel, questo Arlecchino mutante - meno colorato, ma non meno irridente e beffardo - è riuscito a ritagliarsi un proprio spazio con esuberanza e con numeri da grand guignol e un po' grossolani e sguaiati (il modo in cui viene affrontato il super cattivo Juggernaut/Fenomeno è più degno di Porky's che di un film Marvel).

D'altra parte il divieto imposto negli USA ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti (ma in Italia non è stato vietato) la dice lunga sul fatto che questa pellicola non è propriamente adatta alle famiglie.

Ciononostante, gli incassi negli States e nel resto del mondo sono finora abbastanza buoni, sebbene gli introiti iniziali siano risultati un po' minori di quanto ci si aspettava.

Anche perché il film fa ridere e diverte - certi momenti di ironia e autoironia sono spassosi (si veda per esempio una delle scene post-credit con protagonista Ryan Reynolds nella parte di se stesso) - e conta su avvincenti scene d'azione volutamente inverosimili e iperboliche che esaltano la buffoneria istrionica del protagonista.

L'introduzione poi del personaggio di Cable - incisivo, Josh Brolin! - è azzeccata e potrebbe portare a sviluppi interessanti, in prospettiva.

Insomma, non aspettatevi da Deadpool 2 un capolavoro o un film indimenticabile.
E se avete gusti raffinati in fatto di cinema... ehm... beh...

Ma Deadpool è fatto così.
Come si fa a non amarlo?




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