(Clicca sulla locandina per vedere il trailer).
USA, 2006
116'
Regia: John Lasseter, Joe Ranft
Voci originali: Owen Wilson, Paul Newman, Michael Keaton, Bonnie Hunt, Larry the Cable Guy, Cheech Marin, George Carlin, Jeremy Piven, Richard Petty, Michael Schumacher, Mario Andretti, Tom Hanks, Tim Allen, Billy Crystal, John Goodman.
Nel corso dell'ambita Piston Cup, tre auto da corsa si contendono la vittoria: il veterano The King (Petty), lo scorretto Chick Hicks (Keaton) e l'esordiente Saetta McQueen (Wilson).
A sorpresa, i tre arrivano al traguardo in contemporanea: urge uno spareggio in California.
Durante il tragitto, Saetta - di buon cuore e talentuoso, ma anche impulsivo e sbruffone - si perde e finisce a Radiator Springs, cittadina di provincia sperduta nel deserto.
Qui si rende colpevole di varie infrazioni stradali e viene condannato dal giudice Doc Hudson (Newman) a lavori socialmente utili.
Mentre è costretto a riasfaltare la strada che aveva rovinato, il giovane impara a conoscere e apprezzare gli abitanti del paese, in particolare la dolce Sally e il simpatico Cricchetto.
Prima che scocchi l'ora della nuova Piston Cup, il nostro scopre un segreto che cambierà per sempre il suo carattere e il suo modo di gareggiare...
Con alcuni film il tempo è galantuomo.
All'epoca dell'uscita nelle sale, Cars (sottotitolo italiano: Motori Ruggenti) non fu un successo travolgente.
Il premio Oscar soffiatogli dal concorrente Happy Feet, gli incassi buoni ma non strepitosi, i giudizi positivi ma non entusiastici da parte della critica...
Eppure, col passare degli anni, il suo impatto nella cultura popolare è stato ben superiore a quello di altre pellicole Pixar più incensate, come Up e Inside Out.
Uscito nello stesso anno dell'indipendente Cappuccetto Rosso e gli Insoliti Sospetti e del secondo capitolo della fortunata serie L'Era Glaciale, il film gode di diversi punti di forza.
Anzitutto l'ambientazione, evocativa anche per chi non è appassionato di motori: un tributo commosso alla leggendaria Route 66 e soprattutto al mito che si porta dietro.
E poi la trama: semplice e lineare, da tradizione Disney (con più di una somiglianza - non sappiamo quanto casuale - con Doc Hollywood, commedia romantica del 1991 con Michael J. Fox).
Costantemente accompagnate da una robusta colonna sonora country-rock, le scene di corsa sono davvero notevoli, ma gli episodi più calmi e introspettivi non sono da buttare (la gita sui monti di Saetta e Sally, ad esempio, col ricordo malinconico della valle prima dell'avvento dell'autostrada).
La nostra sequenza preferita?
Probabilmente quella della "zingarata" notturna di Cricchetto e Saetta nel campo dei trattori-bovini con il tagliaerba-toro che, infuriato, li mette in fuga.
Nella versione originale, troviamo inoltre un cast vocale da paura.
Molti piloti e commentatori di NASCAR e Formula 1 danno la voce a personaggi che sono in pratica i loro corrispettivi "automobilistici": quelli più riconoscibili da questa parte dell'Atlantico sono ovviamente Schumacher (sua la voce anche nel doppiaggio italiano) e Andretti, ma segnaliamo pure Richard Petty, supercampione di corse celeberrimo in patria.
Paul Newman, qui alla sua ultima interpretazione, è stato un vero appassionato di motori e pilota a tempo perso fino in tarda età.
Si affezionò così tanto al personaggio di Doc da definirlo uno dei ruoli preferiti nella sua lunga carriera.
Più in secondo piano ritroviamo Cheech Marin - metà del duo comico Cheech & Chong (ricordate Up in Smoke?) - nella parte di Ramon, lo stand-up comedian George Carlin nel ruolo del furgone Fillmore e Michael Keaton alle prese con un altro memorabile cattivo.
Chick Hicks compare praticamente solo all'inizio e alla fine del film, ma non è meno incisivo di altri antagonisti impersonati dall'ex Batman.
Cars è un cartone che va riscoperto, un divertimento per tutta la famiglia.
Ha dato vita a due seguiti, a una serie di cortometraggi con protagonista Cricchetto (il personaggio più divertente e iconico della serie) e a due spin-off incentrati sugli aerei (Planes e Planes 2).
Chissà, prima o poi potremmo recensirne qualcuno in futuro...
Nessun commento:
Posta un commento