lunedì 13 aprile 2020

I CORTI: POWER (KANYE WEST), LA RIVINCITA DI MARCO BRAMBILLA

(Clicca sull'immagine per vedere il video). 

USA, 2010
1'42"
Regia: Marco Brambilla
Con: Kanye West, Irina Shayk, Jessica White, Diandra Forrest


Una civiltà sta crollando per colpa di eccessi e corruzione dei costumi.

Il caos e la violenza regnano sovrani.

Quando ecco emergere il salvatore, colui che potrebbe riportare ordine e armonia: Kanye West.






Power è il primo singolo dal quinto album di Kanye West, My Beautiful Dark Twisted Fantasy, e segna il suo ritorno alle scene dopo la figuraccia agli MTV Video Music Award 2009, dove fece parlare di sé per aver strappato di mano il premio per il miglior video femminile a Taylor Swift e averla umiliata pubblicamente.

Successivamente ci sono stati tentativi di riappacificazione, sgarbi, polemiche, insulti; la lite continua tuttora tra rivelazioni, battibecchi, risposte via social...

Qui si sfocia però nel gossip, cosa che non ci appassiona molto.

Ciò che ha attirato la nostra attenzione è piuttosto il video della canzone summenzionata - fatto strano: questo video ufficiale non accompagna l'intera canzone, bensì solo una parte: è una sorta di trailer, dato che la durata di questa è di circa 5 minuti, mentre il filmato ne copre meno di 2.

Si parte con una fuga di colonne con capitelli ionici e l'immagine di West vestito di nero con enorme catenazza d'oro al collo.

La visuale si apre, svelando gradualmente i particolari dell'insieme: un cielo plumbeo, una donna bellissima seduta (la top model Irina Shayk), due donne identiche con grandi corna in testa che fanno la guardia, ragazze a testa in giù (una fa cadere un velo, altre rovesciano acqua antigravitazionalmente da un recipiente, una ha un pugnale in mano), una spada e un'aureola sopra la testa del protagonista, altri personaggi, tra i quali emergono due uomini che lentamente si preparano allo scontro a spade sguainate.

Il video termina con soli tre soggetti: i due guerrieri prossimi al cozzo e West, che assiste impassibile mentre intorno ci sono scintille ovunque.

Il filmato è breve, ma molto ricco di suggestioni e di rimandi all'arte (classica, neoclassica, rinascimentale - soprattutto agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina).

Il nome dell'autore, ai più, non dirà molto: Marco Brambilla, milanese naturalizzato canadese.

Eppure egli è stato un regista molto promettente: il suo film di esordio è stato il fantascientifico Demolition Man (1993), con Sylvester Stallone, Sandra Bullock, Wesley Snipes e Benjamin Bratt - buon successo di pubblico allora e in seguito assurto allo status di cult.

Successivamente c'è stato Una Ragazza Sfrenata (1997) con Alicia Silvestone, Benicio del Toro e Christopher Walken e poco altro.






Deluso da Hollywood, Brambilla ha purtroppo lasciato il mondo del cinema, ma si è dedicato alle sue passioni: la videoarte e la fotografia.

Dimostrando di che pasta è fatto.

Specializzato in videocollage, egli, attingendo all'immaginario cinematografico e della cultura pop, ha creato installazioni dal sicuro impatto che ne hanno fatto un artista molto quotato e ricercato.

Power è solo il suo lavoro più conosciuto, in questo campo, ma nel suo portfolio ci sono opere notevoli, come il trittico Megaplex (Creation, Evolution - presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2011 - e Civilisation), che vi proponiamo di seguito:


Creation.



Evolution.



Civilization.


Visto che roba?!

Ci sono registi che hanno iniziato girando videoclip, altri che vi si sono prestati - tra i tanti, citiamo William Friedkin ( Self Control di Laura Brannigan), Martin Scorsese ( Bad di Michael Jackson, che aveva collaborato anche con John Landis per Thriller), Spike Lee ( Fight The Power dei Public Enemy), Paul Thomas Anderson (ne ha girato parecchi: ricordiamo solo Daydreaming dei Radiohead), David Lynch (anche lui è un habitué. Menzioniamo, qui, Came Back Haunted dei Nine Inch Nails)...

I risultati sono stati spesso eccellenti, anche se ci si dimentica che dietro a questi filmati c'è un grande cineasta.

Per Power il destino è stato simile: esso è stato apprezzato da molti, che però ignorano chi l'abbia ideato.

Brambilla non si è più cimentato (al momento in cui scriviamo) né in film né in videoclip.

Ed è un gran peccato: come redattori di CINEMA A BOMBA! ce ne rammarichiamo e speriamo in una sua nuova incursione nel mondo del cinema.

Ma come appassionati d'arte non possiamo che apprezzare le opere fatte finora.




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