Dall'alto: due sequenze tratte rispettivamente da I Serpenti della Notte e Segno di Morte.
I SERPENTI DELLA NOTTE
USA, 1985
18'
Regia: William Friedkin
Interpreti: Scott Paulin, James Whitmore Jr., Robert Swan, Exene Cervenka.
SEGNO DI MORTE
USA, 1992
29'
Regia: William Friedkin
Interpreti: Yul Vazquez, Sherrie Rose, Tia Carrere, Gregg Allman, Steve Jones.
Che lo conosciate come Billy, Hurricane (a causa del suo carattere temepestoso) oppure Maestro (ricordate la nostra gag di quasi un decennio fa a Venezia?), dovreste sapere che William Friedkin è uno dei più grandi cineasti viventi.
Premio Oscar per Il Braccio Violento della Legge e autore di alcuni dei lungometraggi più memorabili della storia del cinema (dall'epocale horror L'Esorcista al grottesco neo-pulp Killer Joe, passando per il poliziesco cult Vivere e Morire a Los Angeles), il regista di Chicago iniziò la propria carriera dalla televisione.
Siccome il primo amore non si scorda mai, il nostro è occasionalmente tornato al piccolo schermo nel corso degli anni, con risultati tuttavia altalenanti.
Un paio dei contributi più significativi ve li presentiamo di seguito.
Qual è dei due il vostro preferito? Scrivetelo nei commenti!
I Serpenti della Notte (1985)
Notte. In uno sperduto diner di provincia entra un uomo misterioso.
È un reduce dal Vietnam, pieno di rimorsi per aver abbandonato i propri commilitoni nella giungla e vittima di un incubo ricorrente in cui proprio la sua vecchia unità ritorna dal mondo dei morti per vendicarsi.
Lo sceriffo sospetta che sia lui il responsabile della strage avvenuta in un motel lì vicino, e lo tempesta di domande sempre più insistenti.
Il soldato svela il proprio temibile segreto, e all'improvviso...
Non aggiungiamo altro per non rovinare il colpo di scena di finale.
Che pure è previdibile e tutto sommato non fondamentale: il punto di forza di questo episodio della serie Ai Confini della Realtà (in originale The Twilight Zone) è in realtà l'atmosfera sospesa della prima parte, carica di tensione e pronta a esplodere in efficaci effetti pirotecnici.
Girato on location in soli 5 giorni con una perizia da lungometraggio, è in pratica l'unico excursus televisivo che Friedkin nomina nella propria autobiografia.
Non è un caso: si tratta di uno dei migliori cimenti del Maestro col piccolo schermo.
La morale antibellicista è nascosta tra le righe del racconto, ma neppure tanto.
Alla faccia dei detrattori che da sempre etichettano Billy come un regista "reazionario" (uh-uh, come no).
Da segnalare, nel ruolo della cameriera, Exene Cervenka del gruppo country-punk X (vedi The Decline of the Western Civilization).
Segno di Morte (1992)
Il cantante di un emergente gruppo grunge/metal odia a tal punto la moglie del suo chitarrista e migliore amico che... si fa tatuare la sua faccia sul petto.
Peccato che il tatuaggio prenda vita: basterà asportarselo e far fuori la ragazza per liberarsi della maledizione?
La trama non è certo la cosa migliore di questo corto, realizzato per la serie tv I Racconti della Cripta (in originale Tales from the Crypt).
Non lo è neppure il fatto che la band si chiami Exorcist, lampante - e poco originale - riferimento al film più famoso di Friedkin, per l'appunto L'Esorcista.
Benché inferiore a I Serpenti della Notte, questo grandguignolesco mini-horror vale però per il sotteso umorismo nero (merito più del regista che del copione, probabilmente) e per le comparsate di alcuni veri musicisti.
In ruoli secondari si possono infatti scorgere Gregg Allman degli Allman Brothers e Steve Jones dei Sex Pistols (vedi Oscenità e Furore).
Notevole anche il reparto femminile, con la mora Tia Carrere (Relic Hunter, Sol Levante) in una parte alla Yoko Ono e la bionda Sherrie Rose come groupie a contendersi fisicamente la scena.
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