venerdì 27 maggio 2022

I DOC: JULIAN SCHNABEL-A PRIVATE PORTRAIT, MA DOV'È RULA?

Rula (a sinistra) e Julian al Museo Correr di Venezia nel 2011 (clicca sulla foto per vedere il trailer). 

USA/Italia, 2017
84'
Regia: Pappi Corsicato
Con: Julian Schnabel, Jeff Koons, Mary Boone, Hector Babenco, Bono, Willem Dafoe, Al Pacino, Lou Reed (immagini di repertorio).


La vita e la carriera, i quadri e i film, i colleghi e gli amici, le mogli e i figli di colui che molti considerano il più grande artista vivente oltre a Banksy.
Parliamo naturalmente di Julian Schnabel.

Il primo contatto che abbiamo avuto con questo voluminoso pittore/regista newyorkese è stato nel 2011 durante la Mostra del Cinema di Venezia.
Ma non per una delle sue opere in celluloide: Julian aveva da poco inaugurato una sua personale al Museo Correr e, in attesa delle proiezioni serali al Lido, vi ci eravamo recati.

Per chi scrive, l'incontro coi suoi lavori fu una rivelazione.
Schnabel dipinge (principalmente) con un senso molto cinematografico e dirige (occasionalmente) con un senso molto pittorico: i due media si intersecano e si bilanciano, creando qualcosa di unico che rispecchia la sensibilità del suo autore.

Questa caratteristica dei suoi lavori è ben descritta in questo documentario, co-prodotto dalla RAI e diretto da un cineasta napoletano caro ai fratelli Coen (il proprietario del locale in A Proposito di Davis si chiama come lui, ci avevate mai fatto caso?).

Pappi ha messo insieme immagini di repertorio, filmati amatoriali, spezzoni di pellicole, interviste a familiari e conoscenti.
Ne emerge il ritratto di un personaggio larger than life, generoso e narciso, ambizioso e sempre disposto a mettersi in gioco, a sparigliare le carte, a cercare nuove vie di espressione.

Nel corso della pellicola compaiono diversi volti noti: artisti come Jeff Koons, cantanti come Bono degli U2 e il defunto Lou Reed (per il quale Schnabel aveva diretto il film-concerto Berlin), attori come Willem Dafoe (protagonista del suo ultimo lavoro cinematografico, At the Eternity's Gate, con cui l'interprete di Spider-Man ha vinto la Coppa Volpi a Venezia 2018) e Al Pacino.

Viene dato molto spazio ad amici, collaboratori e congiunti, ma in questo gruppo ci sono alcune assenze notevoli.
Non si fa ad esempio riferimento alla modella danese May Andersen né soprattutto al figlio da lei avuto nel 2013 (il 6° per Julian).

Cosa ancora più curiosa: non appare né viene mai nominata Rula Jebreal, la bella giornalista italo-palestinese che è stata compagna del pittore per 4 anni.

Corsicato passa in rassegna tutti i lungometraggi girati da Schnabel fino a quel momento, ma stranamente si dimentica di Miral, film del 2010 sul conflitto arabo-israeliano scritto proprio dall'ex volto di La7.

Omissioni a parte, A Private Portrait rende comunque giustizia all'ormai anziano autore di Basquiat e alla sua complessità come uomo e come artista, ricordandoci come la pittura e il cinema abbiano ancora bisogno di lui.
Per nostra fortuna.


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