mercoledì 19 luglio 2023

I CLASSICI: FASCISTI SU MARTE, ALLA CONQUISTA DEL ROSSO PIANETA BOLSCEVICO E TRADITOR!

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



Italia, 2006
100'
Regia: Corrado Guzzanti, Igor Skofic
Con: Corrado Guzzanti, Andrea Purgatori, Lillo, Marco Marzocca, Andrea Blarzino, Andrea Salerno, Irene Ferri, Caterina Guzzanti, Paola Minaccioni, Simona Banchi


1938. Al grido di "L'Italia ha diritto alla sua espansione. Anche in verticale!", il gerarca Barbagli (Guzzanti) guida un manipolo di camicie nere alla conquista di Marte.

Superati non senza difficoltà numerosi ostacoli - per esempio, grazie ad un perentorio "Respirate!" il gruppo risolverà il problema della rarefazione dell'atmosfera - i militi troveranno comunque nel "rosso pianeta, bolscevico e traditor" un luogo ostile e difficile da colonizzare, anche per la presenza di minacciosi marziani (in realtà sassi inoffensivi, scambiati per battaglieri autoctoni).

Gli eventi della Seconda Guerra Mondiale faranno calare l'oblio sulla spedizione, fino all'arrivo nel 1996 della sonda della missione Mars Pathfinder.


Di Andrea Purgatori, noto e apprezzato giornalista d'inchiesta e conduttore televisivo morto il 19 luglio 2023, molti forse ricorderanno anche il lato "leggero", quello di attore da commedia in serie Tv (come Boris), lungometraggi, programmi televisivi.

Tra questi ultimi citiamo Il Caso Scafroglia del 2002, un vero e proprio cult comico che poteva contare su una serie di sketch divenuti particolarmente popolari, tra i quali non si può non annoverare la striscia intitolata Fascisti su Marte, incentrata su un gruppo di camicie nere - guidato da un Corrado Guzzanti in versione gerarca fascista e che comprendeva anche il milite Fecchia (interpretato dallo stesso Purgatori) - alle prese con l'improbabile conquista di Marte, a maggior gloria del Duce e dell'Italia littoria.

Costruiti efficacemente come cinegiornali dell'Istituto Luce, gli episodi, roboanti di retorica e di espressioni in pieno stile fascista, rappresentavano in realtà una graffiante satira della politica italiana del tempo e di certe nostalgie del Ventennio.

Il successo delle scenette portò Guzzanti prima a riproporle sotto forma di mediometraggio e poi in versione grande schermo.

Non aspettatevi certo un kolossal in stile The Martian, ma neanche una baracconata in stile Iron Sky: il Fascisti su Marte che nel 2006 è stato portato nelle sale non è niente di più della trasposizione filmica delle gag di Guzzanti & C.

Anzi, semmai è qualcosa di meno: la durata, pur non eccessiva, diluisce la vis comica che caratterizzava la serie; la storia, usata come pretesto per tenere uniti gli sketch, non apporta significativi spunti umoristici; Guzzanti si dimostra più efficace in Tv che al cinema (si veda, per esempio, la sua non memorabile presenza in A Bigger Splash di Luca Guadagnino).

Restano - e meno male - l'intelligente uso della declamazione e del linguaggio fascisteggiante in chiave satirica (più ricercato di quanto si potrebbe pensare, secondo noi), la buffa ucronia della conquista marziana (che tira in ballo anche il fisico Ettore Majorana, in realtà protagonista di quella che Franco Battiato aveva definito come una "scomparsa misteriosa e unica" proprio nel 1938), l'irresistibile marcetta che fa da sigla iniziale, le musiche del già Premio Oscar (per La Vita è Bella) Nicola Piovani, lo spirito goliardico e irriverente di Corrado Guzzanti e dei suoi sodali/amici (una menzione particolare, oltre che per Purgatori, anche per Marzocca e Lillo).

Ma allora tanto vale rivedersi gli episodi televisivi originali.


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