venerdì 9 giugno 2023

I DOC: LIFE IN PINK, STORIA DELL' ULTIMO PUNK

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2022
101'
Regia: Sam Cahill
Con: Machine Gun Kelly, Casie Baker, Megan Fox, Travis Barker, Halsey, Trippie Redd, Jxdn, Mod Sun.


Machine Gun Kelly (al secolo Colson Baker) è un rapper bianco di Cleveland che qualche anno fa, folgorato dal pop-punk sulla via di Los Angeles, ha cambiato genere musicale e ottenuto uno strabiliante successo commerciale.

Musicista che non disdegna qualche incursione nel mondo del cinema (tra le altre cose, è stato il co-regista di Downfalls High), MGK ha realizzato in tempi recenti due album assai influenti: Tickets to my Downfall (2020) e Mainstream Sellout (2022), entrambi tanto adorati dai suoi fan quanto odiati dai critici.

Life in Pink si concentra proprio su questi ultimi anni, seguendo incessantemente il suo protagonista e cercando di trovare un equilibrio tra la sua immagine pubblica e quella privata.
Con poche eccezioni - la figlia pre-adolescente Casie, il produttore/mentore Travis Barker (batterista degli storici Blink-182) e qualche membro del suo entourage - non viene intervistato nessun'altro oltre a lui.

L'obiettivo del regista è probabilmente quello di far emergere Kells come una figura fragile e insicura, sincera e simpatetica.
Il risultato è però un po' agiografico e vagamente contraddittorio: fa piacere ad esempio che il nostro affermi di aver smesso con le droghe, però poi lo si vede fumare o bere drink - analcolici? - in quasi ogni scena.

In termini tecnici, specie per ciò che concerne montaggio e aspetto visivo, Cahill - videomaker piuttosto quotato - se la cava bene, ma al suo documentario avrebbero giovato un po' di concisione e qualche punto di vista più esterno.
Molti colleghi di Colson sono solo comparse e persino la sua (ex?) fidanzata - la bellissima attrice Megan Fox, ossia April dell'ultimo dittico delle Tartarughe Ninja - rimane sullo sfondo.

Trattasi di un documentario che è sostanzialmente una predica ai convertiti: non aggiunge nulla di nuovo né all'immagine né alla storia del suo soggetto.
Per capire l'influenza avuta sulla scena rock degli ultimi anni da Machine Gun Kelly e dalla sua svolta punk, è più utile ascoltare i suoi album che vedere questo film.


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