giovedì 21 gennaio 2021

QUELLA NOTTE A MIAMI-ONE NIGHT IN MIAMI..., I 4 CAMPIONI DEL POTERE NERO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 


USA, 2020
110'
Regia: Regina King
Interpreti: Kingsley Ben-Adir, Eli Goree, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Lance Reddick, Michael Imperioli, Beau Bridges, Jeremy Pope.


25 Febbraio 1964.

Nella spartana stanza di un motel di Miami si incontrano Cassius Clay (Goree), che è appena diventato campione del mondo dei pesi massimi di pugilato; l'attivista Malcolm X (Ben-Adir), che sta rompendo con l'organizzazione politico-religiosa Nation of Islam; il campione di football Jim Brown (Hodge), in procinto di iniziare un carriera nel mondo del cinema; Sam Cooke (Odom Jr.), cantante e produttore musicale di successo.

Tutti e 4 sono accomunati dal fatto di essere afro-americani e di essere famosi.


Che notte, quella notte!

Una notte in cui essi ridono, scherzano, litigano, si confrontano su cosa vuol dire avere la pelle nera nella società occidentale e su come essere un riferimento per le persone di colore - loro, che eccellono nei rispettivi campi e che, con l'eccezione del leader politico, sono riusciti ad ottenere la benevolenza dei bianchi - anche se non il rispetto.

Peccato solo che questo incontro non ci sia mai stato.

Regina King, che da attrice aveva vinto un meritato Oscar nel 2019, per il suo esordio dietro alla macchina da presa, attinge ad una pièce teatrale di Kemp Power, che di questo film ha curato anche la sceneggiatura.

L'artifizio letteraio è funzionale per una profonda riflessione sull'essere neri, sulle lotte per i diritti civii, sul razzismo, sull'impegno, sul potere dell'esempio.

L'ambientazione è negli anni Sessanta, ma è ancora attuale.

I quattro protagonisti sono giovani, sono bravi, hanno successo, sono belli; ma questo non basta - o almeno non basta mai, se hai il colore della pelle "sbagliato".

Il successo, infatti, è limitato (per Clay, Brown e Cooke) ai campi sportivo e musicale, cioè nei soli campi in cui un nero poteva farsi strada, pur tra mille difficoltà e diffidenze.

Malcolm X intraprende invece un percorso diverso, più militante, insidioso e scomodo - e questo infatti , di lì a un anno, gli costerà la vita.


C'è una calda atmosfera di complicità tra i personaggi, ma anche un velo di rimpianto su quello che avrebbe potuto essere se quella notte fosse stata veramente vissuta.

One Night In Miami tradisce l'impianto teatrale che ne è alla base, ma Regina King riesce comunque a renderlo vibrante e intenso, grazie ad una promettente abilità registica e alla chimica tra i quattro protagonisti, non famosissimi ma molto bravi.

Hodge è un volto noto; Goree è stato tra i protagonisti della serie Tv The 100; Odom Jr. ha recitato nel fortunato musical di Broadway Hamilton (sia nella versione teatrale che in quella cinematografica); Ben-Adir lo abbiamo visto invece nella serie Peaky Blinders.

L'affiatamento del quartetto è la cosa migliore della pellicola, che già all'esordio alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 (dove era presente fuori concorso) aveva raccolto reazioni positive - se non proprio entusiastiche - e che ora si spera possa avere anche un buon riscontro di pubblico sulla piattaforma di streaming Amazon Prime, dato che le sale sono ancora chiuse per l'emergenza Covid-19.

Ci auguriamo che Regina King continui così: che fosse un'attrice talentuosa, si sapeva già; ora scopriamo che è pure una regista con dei numeri.

Brava!



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