domenica 4 agosto 2013

EVIL DEAD. LA CASA, UNISCITI A NOI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 1981
85'
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Betsy Baker, Hal Delrich, Sarah York, Ted Raimi (non accreditato).


Alla fine degli anni 70 un gruppo di amici ventenni del Michigan, appassionati di cinema, si divertono a girare filmini amatoriali in super 8.
Uno di questi - Within The Woods - attira l'attenzione di alcuni investitori, al punto che i ragazzi riescono a racimolare 350.000 dollari per ampliare il corto in un lungometraggio vero e proprio.
Nasce così La Casa. Nasce così la saga di Evil Dead.

La storia è semplice ed efficace: 5 giovani - 2 coppie e una ragazza - si recano in un bosco dove si trova uno chalet abbandonato in cui vorrebbero passare un sereno fine settimana.
Qui trovano un volume misterioso: è il temibile "Necronomicon ex-mortis", il libro dei morti.
Inavvertitamente risvegliano le forze del male e sono costretti a passare una notte di puro orrore.
Chi di loro riuscirà a sopravvivere abbastanza a lungo da rivedere l'alba?

Com'è noto, ogni capitolo della trilogia di Evil Dead (o tetralogia, se si considera Within The Woods come una sorta di prequel) è diverso dagli altri.
Si parte dal genere "horror" (La Casa) per arrivare progressivamente al fanta-comico (L'Armata delle Tenebre), con una via di mezzo tra i due estremi (La Casa 2).

Risultato di un lavoro di squadra tra Sam Raimi (regista e sceneggiatore, quello del recente Il Grande e Potente Oz), Robert Tapert (produttore) e Bruce Campbell (attore, co-produttore e factotum sul set, poi anche regista di My Name is Bruce, autoparodia di Evil Dead), il primo film si distingue anche per la ricchezza di invenzioni registiche e l'ingegnosità degli artigianali trucchi splatter, che suppliscono alla grande al budget minimale e al dilettantismo dell'operazione.

Benché esordiente, il giovanissimo e visionario regista dimostra di conoscere benissimo le tecniche del mestiere: grandangoli, inquadrature sghembe, allucinati primi piani e sequenze vertiginose (ottenuti con una shakey-cam, una sorta di steady-cam montata su un supporto mobile), senza dimenticare la capacità di creare un'atmosfera sospesa e carica di tensione, che tiene alta l'attenzione dello spettatore fino all'inaspettato finale.
Geniale l'idea di servirsi di soggettive per dare vita agli spiriti del male, ossia senza mostrarli mai.

Dotato di un sottofondo ironico che stempera la paura, e che diventerà un elemento sempre più preponderante nei capitoli successivi, La Casa servì anche da trampolino di lancio per Bruce Campbell, protagonista perfetto e attore di culto, specializzato in B-movies e idolatrato dai miriadi di fan in tutto il mondo.

Una pellicola fondamentale non solo per gli appassionati del genere, ma soprattutto per i cinefili degni di questo nome.
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