I CLASSICI: MR. SMITH VA A WASHINGTON, UNO SCOUT IN POLITICA
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer)
USA, 1939
129'
Regia: Frank Capra
Interpreti: James Stewart, Claude Rains, Jean Arthur, Harry Carey, Thomas Mitchell.
Anzitutto...BUON ANNO dalla redazione di CINEMA A BOMBA!
Abbiamo deciso di iniziare il 2014 andando un po' indietro nel tempo - all'alba dell'età dell'oro di Hollywood - per riscoprire un classico delle pellicole di impegno.
Jefferson Smith (Stewart), trentenne idealista e un po' ingenuo, si ritrova suo malgrado a sostituire un senatore deceduto.
Gli altri politicanti pensano di manovrarlo a proprio piacimento, ma il nostro si ribella, opponendosi alla costruzione di una diga-ecomostro...
Il crollo di Wall Street del 1929 e le conseguenti crisi economica e morale avevano creato negli USA dell'epoca un sentimento diffuso di malcontento e sfiducia nei confronti dei poteri forti.
In questo contesto arrivò il regista di origine italiana Frank Capra, che coi suoi film riuscì a risollevare il morale del pubblico americano con pellicole piene di ottimismo e buone intenzioni.
Il Mr. Smith che - giovane scout, ambientalista, integerrimo e digiuno di politica - riesce ad "aprire" il Senato come una scatoletta di tonno denunciandone le magagne, non poteva quindi non suscitare simpatia.
Un ottimista intraprendente, idealista, onesto e votato al bene comune che, incarnando il buonsenso dell'uomo della strada, riesce ad avere la meglio sui "maneggi" di politici e lobbisti più scafati e cinici: ecco di cosa avevano bisogno gli Americani.
Film verboso? Sì, vi si parla molto. Ingenuo? Potrebbe sembrarlo, a tratti (in effetti è un po' datato). Però è carico di passione, buoni sentimenti e speranza.
A noi di CINEMA A BOMBA! ha ricordato molto un'altra pellicola di forte impegno civile, molto più recente: il plurinominato Lincoln di Steven Spielberg (clicca sul link per leggerne la recensione), e non solo perché il Presidente è l'esempio al quale si ispira il protagonista.
Mr. Smith va a Washington ha al suo attivo anche l'abilità di Capra di spostarsi efficacemente dal registro brillante a quello drammatico, e di dirigere gli attori: primo fra tutti James Stewart, qui al primo ruolo importante e destinato poi a diventare una delle stelle più luminose di Hollywood.
Crisi economica e morale, lotta alle lobby e alla corruzione: 75 anni dopo i temi caldi dell'attualità politica sono rimasti gli stessi.
Non solo oltreoceano: nel contesto italiano attuale, i vari Matteo Renzi (toh, anche lui giovane e scout...), Beppe Grillo & C. riusciranno ad incarnare quella speranza e quell'ottimismo, quell'anelito al cambiamento di cui Mr. Smith è ancora - seppure in celluloide - l'alfiere?
Etichette: Arthur, Capra, Carey, I CLASSICI, James Stewart, Lincoln, Mitchell, Mr. Smith va a Washington, Rains, Steven Spielberg
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