SAVING MR. BANKS, BASTA UN POCO DI ZUCCHERO?
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer)
USA/Regno Unito/Australia, 2013
126'
Regia: John Lee Hancock.
Interpreti: Emma Thompson, Tom Hanks, Paul Giamatti, Colin Farrell, Ruth Wilson, Rachel Griffiths, Jason Schwartzman.
Siore e siori! Oggi Mercoledì 19 Febbraio CINEMA A BOMBA! è lieta di presentarvi in anteprima la recensione di una delle pellicole più attese dell'anno, in uscita domani Giovedì 20 Febbraio in tutta Italia!
Chi non conosce Mary Poppins, deliziosa commedia musicale che vanta una colonna sonora indimenticabile, protagonisti bravi e simpatici (su tutti Julie Andrews nei panni della protagonista e Dick Van Dyke nel ruolo dello spazzacamino Bert), una storia che diverte e commuove bambini e adulti da decenni, ben 5 premi Oscar (miglior attrice protagonista - la Andrews -, miglior montaggio, migliore colonna sonora - dei fratelli Sherman -, miglior canzone - Chim Chim Cher-ee, in italiano: Cam Caminì Spazzacamin -, migliori effetti speciali)?!
Insomma, stiamo parlando di uno dei film più famosi e amati della storia del cinema, un grande successo firmato Walt Disney.
Ma chi poteva immaginare che la sua gestazione fosse stata così problematica?
Saving Mr. Banks racconta infatti in che modo il padre di Topolino riuscì caparbiamente a convincere la riluttante Pamela Lyndon Travers, autrice del libro dal quale la vicenda è tratta, a concedergli i diritti per poter realizzare la pellicola.
Diverse erano le motivazioni che muovevano i due: Disney aveva promesso alle figlie, fan sfegatate di Mary Poppins, un adattamento filmico delle avventure della magica governante; la Travers, che nei suoi romanzi aveva messo molto della sua drammatica vita personale, non voleva che il suo personaggio diventasse una macchietta melensa e sdolcinata.
E diversissimi erano anche i rispettivi caratteri: esuberante, informale, iperattivo il primo; compassata, pedante, pignola, snob e molto british la seconda.
Alla fine il corteggiamento si concretizzerà dopo ben quattordici anni con un trionfo per il patron e con soddisfazione per la scrittrice, che riuscirà a far pace con il suo triste passato e col ricordo del padre amato ma casinaro e alcolizzato.
A dar corpo ai protagonisti, due attori in stato di grazia, ma ingiustamente snobbati per le nomination agli Oscar (ne avevamo già accennato qui).
Tom Hanks è strepitoso nei panni di Walt Disney - ma la sceneggiatura è stata piuttosto indulgente nel descrivere il geniale imprenditore - e la sua interpretazione probabilmente verrà ricordata anche in futuro.
Emma Thompson, invece, nei panni della scrittrice acida e crudelmente sarcastica (ma tormentata e fragile), è terribilmente credibile: un'ottima prova di recitazione, sfaccettata e ricca di sfumature.
Agli altri divi presenti, Paul Giamatti - l'autista servizievole, umano e simpatico - e Colin Farrell - il padre della Travers - è stato concesso minor spazio. Ma sono comunque molto bravi, così come lo è Jason Schwartzman (vi ricordate? Era già comparso in Moonrise Kingdom di Wes Anderson e nel cult Guida Galattica per Autostoppisti ).
Va riconosciuto un grande merito a Saving Mr. Banks: aver dato profondità e pathos ad un film spensierato e leggero come Mary Poppins. Non è poco.
Un consiglio, quindi, a tutti i fan: andate al cinema a vederlo - non ne rimarrete delusi - e poi riguardate il capolavoro con la Andrews.
Questa volta, quel poco di zucchero avrà un sapore diverso.
Etichette: Disney, Emma Thompson, Farrell, Giamatti, Hancock, Hanks, Julie Andrews, Oscar 2014, Saving Mr. Banks, Schwartzman, Van Dyke
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