CANNES 2014. IL FESTIVAL DELL'USATO SICURO
La locandina del Festival di Cannes 2014, omaggio a Marcello Mastroianni e al cinema italiano.
I francesi Olivier Assayas (già critico cinematografico per Cahiers du Cinéma), Bertrand Bonello, Jean-Luc Godard (ritorno in grande stile, dunque, per uno dei maestri d'Oltralpe), Michel Hazanavicius ( premio Oscar per The Artist).
La nutrita comitiva dei canadesi David Cronenberg, Xavier Dolan, Atom Egoyan; gli inglesi Mike Leigh, Ken Loach.
L'italiana Alice Rohrwacher, il turco Nure Bilge Ceylan, i belgi fratelli Dardenne, lo statunitense Tommy Lee Jones, la giapponese Naomi Kawase, il russo Andrey Zvyagintsev, il mauritano Abderrahmane Sissako.
Che cosa unisce tutti questi registi più o meno noti, oltre alla partecipazione in concorso al Festival di Cannes 2014 (dal 14 al 25 Maggio)?
La risposta è... l'aver già partecipato al Festival di Cannes in edizioni precedenti.
L'argentino Damián Szifrón è infatti l'unico a non aver calcato mai finora il tappeto rosso della Croisette.
Gli organizzatori della kermesse rivierasca, quest'anno, non hanno certo brillato per coraggio.
Peccato: Cannes è attualmente la vetrina cinematografica più importante d'Europa - sebbene più adatta agli addetti ai lavori piuttosto che al pubblico, che deve accontentarsi di veder sfilare i divi senza poter assistere alle proiezioni delle pellicole che presentano (ne avevamo già parlato l' anno scorso, ricordate?).
Dare una certa visibilità anche agli autori più giovani e/o meno conosciuti gioverebbe al cinema e porterebbe una ventata di novità.
Certo, sempre che non si cada nell'errore della Mostra di Venezia 2013, dove - accanto a pochissimi autori noti (i soli Hayao Miyazaki, Terry Gilliam, Stephen Frears e Alfonso Cuarón, che aveva presentato in pompa magna l'attesissimo Gravity, successivamente vincitore morale degli Oscar 2014) e nell'ottica di risparmiare a tutti i costi - troppi sono stati i talenti-da-lanciare, con il risultato di dare l'idea di un festival fatto con gli scarti dei concorrenti e quindi di scarso appeal e prestigio internazionale.
D'altra parte, è facilmente dimostrabile che le rassegne più riuscite sono quelle che sanno andare incontro ai gusti sia del vasto pubblico che dei cinefili duri e puri, entrambi ansiosi di conferme da parte dei loro autori preferiti e di vedere cose nuove.
A Cannes 2014 si vedranno sfilare, oltre ai registi succitati, anche i membri delle giurie - le registe Jane Campion (presidente), Sofia Coppola e Andrea Arnold (nel 2011 noi di CINEMA A BOMBA! avevamo visto in anteprima mondiale la sua versione di Cime Tempestose), i cineasti Nicolas Winding Refn (quello di Drive, per intenderci) e Abbas Kiarostami, gli attori Carole Bouquet, Willem Dafoe, Gael García Bernal (il protagonista di No) - e il solito stuolo di divi (per sapere chi sono e quali sono i film nei quali compaiono, però, vi rimandiamo al prossimo post).
Insomma, il festival del déja-vu e dell'usato sicuro.
Etichette: CANNES 2014, Cronenberg, Dardenne, Godard, Hazanavicius, Loach, Mastroianni, Mike Leigh, Nicolas Winding Refn, Sofia Coppola, Tommy Lee Jones
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page