martedì 5 giugno 2018

I CLASSICI: SINGLES, IL FILM "GRUNGE" PER ECCELLENZA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 1992
99'
Regia: Cameron Crowe
Interpreti: Matt Dillon, Bridget Fonda, Campbell Scott, Kyra Sedgwick, Bill Pullman, Sheila Kelley, James LeGros, Tom Skerritt, Eric Stoltz, Tim Burton, Tad Doyle, Soundgarden, Alice in Chains, Pearl Jam.


La storia di due coppie a Seattle, all'inizio degli anni 90.

Il serio Steve (Scott) si innamora - ricambiato - di Linda (Sedgwick), che fatica a fidarsi degli uomini dopo essere stata tradita dal suo ultimo ragazzo.

L'allegra Janet (Fonda) è invece cotta persa di Cliff (Dillon), velleitario cantante rock che aspira al successo.

Intorno a loro, intanto, stanno fiorendo la musica e la cultura grunge...






Se esiste un film che più di ogni altro è riuscito a cogliere lo spirito del Seattle sound, allora è questo.

Girato nella Città del Caffè durante il periodo di massima esplosione del fenomeno grunge, Singles è - a suo modo - una delle pellicole più rappresentative degli anni 90 (occhio al titolo, ha 3 significati diversi: si riferisce ai piccoli appartamenti in cui vivono i personaggi, ma allude pure alla condizione sentimentale dei protagonisti - per l'appunto single in cerca di relazioni stabili - e ai singoli musicali).

Crowe è uno sceneggiatore/regista che nella propria carriera ha mostrato qualche limite (romanticismo affettato, tendenza al patetismo), ma qui dimostra di avere pochi eguali nel raccontare gli ambienti del rock.

Lo aiuta senza dubbio l'esperienza pregressa come giornalista di settore, che lo ha portato - tra le altre cose - a dirigere Pearl Jam Twenty, uno dei migliori documentari musicali degli ultimi anni (doveva concorrere a Venezia 2011, ma all'ultimo non venne selezionato, ricordate?).

In effetti la pellicola che recensiamo oggi vale, più che per le vicende sentimentali, per la trascinante colonna sonora firmata da Paul Westerberg (ex leader del gruppo punk/alt-rock The Replacements) e per le appassionate esibizioni dal vivo di Alice In Chains e Soundgarden.






Ma le band guidate, rispettivamente, dai compianti Layne Staley e Chris Cornell non sono le uniche apparizioni di musicisti grunge.
In piccoli ruoli fanno capolino anche Tad Doyle dei Tad e soprattutto i Pearl Jam nelle vesti dei Citizen Dick, il gruppo capitanato da Matt Dillon nel film (con Eddie Vedder come batterista!).

A proposito di Dillon, è suo il personaggio più riuscito del mazzo: un cantante così scalcinato e ridicolo nelle proprie aspirazioni da rock star da risultare sinceramente tenero e simpatico, molto più "a fuoco" degli altri protagonisti, in verità un po' piatti e manierati.

La lacuna principale di Singles?
Indubbiamente la mancata partecipazione - in qualunque forma - dei Nirvana, la band di punta della scena di Seattle.

Kurt Cobain e soci declinarono qualsiasi coinvolgimento nel progetto e la loro assenza in effetti pesa: in pratica come girare un film sul rock'n'roll senza i Rolling Stones o un film sul punk senza i Clash.

Nonostante questo, la pellicola di Crowe è riuscita a travalicare persino le proprie ambizioni e diventare il documento di un momento e di un mondo che non esistono più e probabilmente - ahinoi! - non torneranno.

Ma che mancano.
Eccome, se mancano.




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