venerdì 9 agosto 2019

I CORTI: LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS, 6 SCENETTE IN CERCA DI AUTORI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2018
133'
Regia: Joel & Ethan Coen


Che cos'è La Ballata di Buster Scruggs?
Un tentativo fallito di (mini)serie tv rimontato come un lungometraggio?
Oppure un film vero e proprio suddiviso in capitoli?

La produzione targata Netflix e la mancanza di connessioni tra i vari episodi - eccetto l'ambientazione e un paio di tematiche che ricorrono - farebbero propendere per la prima ipotesi.

I fratelli Coen hanno tuttavia giurato e spergiurato che si tratta del secondo caso e hanno tirato in ballo, come fonte di ispirazione, i film italiani ad episodi in voga negli anni Sessanta e Settanta.

Noi di CINEMA A BOMBA!, nel dubbio, li abbiamo considerati come 6 cortometraggi, ognuno a sé stante, e come tali ve li presentiamo.

Comunque sia, il risultato è complessivamente un'opera diseguale e incompiuta.
I registi di Fargo, Il Grande Lebowski e Non è un Paese per Vecchi sinceramente hanno fatto di meglio, in passato.

Il western rimane un genere affascinante e versatile, che il duo affronta in parte con riverito rispetto e in parte con impietosa dissacrazione.

Ecco allora un bizzarro incrocio di musical, film di cowboy e commedia nera, che ha al proprio attivo la fotografia satura del francese Bruno Delbonnel (già artefice dei cromatismi "fiamminghi" del Faust di Sokurov, ricordate?), una sceneggiatura che è valsa l' Osella alla Mostra di Venezia (dove l'opera è stata presentata in anteprima, fiore all'occhiello della piattaforma di streaming online alla kermesse lagunare insieme al capolavoro Roma di Alfonso Cuarón) e la nomination agli Oscar, e i costumi di Mary Zophres (al suo attivo, pellicole quali Il Grande Lebowski, Iron Man 2, Interstellar, La La Land, First Man), anch'essi gratificati con una candidatura agli Academy Award.

Dei 6 capitoli che lo compongono, alcuni sono più riusciti, altri meno.
Di seguito li analizziamo in dettaglio.
Buona lettura!






Tim Blake Nelson nei panni di Buster Scruggs. 

1.1 The Ballad of Buster Scruggs
Con: Tim Blake Nelson, Willie Watson, Tom Proctor, Clancy Brown.

Un pistolero canterino tutto vestito di bianco affronta diversa gente in duello, finché incontra un pistolero armonicista tutto vestito di nero.
Il corto più pulp e grottesco. La conclusiva When a Cowboy Trades His Spurs for Wings è stata candidata all'Oscar per la miglior canzone (ma alla fine ha vinto Shallow, da A Star is Born).


James Franco in Near Algodones

1.2 Near Algodones
Con: James Franco, Stephen Root, Ralph Ineson, Jesse Luken.

Un bandito cerca di rapinare una banca in mezzo al deserto, ma si ritrova due volte con il cappio al collo.
Interessante lo spunto di partenza (specie l'idea del vecchio ricoperto di padelle), ma l'intreccio è un po' inconcludente.
Il protagonista James Franco è una vecchia conoscenza del nostro blog; Stephen Root era apparso in Red State di Kevin Smith.


Liam Neeson in Meal Ticket

1.3 Meal Ticket
Con: Liam Neeson, Harry Melling.

Un vecchio impresario porta in giro per l'America un teatrino in cui fa recitare un giovane senza braccia né gambe.
Il capitolo più cinico e amaro, con un co-protagonista che ricorda da vicino quello de Il Circo della Farfalla.
Liam Neeson lo avevamo recentemente intercettato in Silence di Martin Scorsese, mentre Harry Melling - quasi irriconoscibile - era il cugino Dudley Dursley di Harry Potter.






Tom Waits in All Gold Canyon

1.4 All Gold Canyon
Con: Tom Waits, Sam Dillon.

Un anziano cercatore d'oro trova finalmente un filone, ma un giovane opportunista cerca di portarglielo via.
Ispirato a un racconto di Jack London, è forse il migliore dei 6 corti, merito soprattutto di un grande Tom Waits.
Il celebre "cantattore" californiano esordisce come protagonista, immortalando il personaggio più classico e memorabile del film.


Una scena di The Gal Who Got Rattled

1.5 The Gal Who Got Rattled
Con: Zoe Kazan, Bill Heck, Jefferson Mays, Grainger Hines.

Una ragazza in viaggio con una carovana perde il fratello per colpa del colera, ma quello sarà solo il primo dei suoi problemi.
L'episodio più lirico e tragico, vale essenzialmente per la scena della sparatoria con gli indiani.


Una scena tratta da The Mortal Remains

1.6 The Mortal Remains
Con: Tyne Daly, Brendan Gleeson, Saul Rubinek, Chelcie Ross.

Quattro uomini e una donna su una diligenza guidata da un cocchiere misterioso, diretti verso un albergo immerso nella nebbia.
Conclusione scopertamente allegorica e metafisica.
L'ambientazione western è superflua: la vicenda poteva essere raccontata in qualunque periodo storico, anche in epoca moderna.
Brendan Gleeson è quello del cortometraggio Six Shooter.




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