giovedì 22 aprile 2021

OSCAR 2021. NOMINATION: FILM E REGIA



E se, a Hollywood, i festival avessero inziato a portare fortuna?

Forse è così: negli ultimi anni - assai diversamente da quanto avveniva in passato - a trionfare durante la Notte degli Oscar sono state, in diverse occasioni, pellicole precedentemente insignite nelle più celebri kermesse cinematografiche.

Nel 2018 successe con The Shape of Water (prima Leone d'Oro e poi Oscar), lo scorso anno con Parasite (prima Palma d'Oro e poi Oscar).

Un caso analogo avvenne con Roma: vincitore morale nel 2019, era già stato premiato col massimo riconoscimento a Venezia 2018.

Quest'anno la stessa cosa potrebbe accadere a Nomadland.
Il lungometraggio on the road firmato dalla cineasta cinese Chloé Zhao ha vinto il Leone d'Oro alla scorsa Mostra del Cinema lagunare e parte ampiamente in testa nella corsa agli Academy Awards.



Attenzione, però: non sempre il favoritissmo alla vigilia riesce a conquistare la statuetta più ambita.
Ricordate i casi di La La Land e del succitato Roma?

Per entrambi l'Oscar come miglior film era dato per scontato, invece si videro sorpassare a destra rispettivamente da Moonlight e da Green Book (il tempo è stato galantuomo: i "perdenti" sono entrati di diritto nella storia del cinema, i "vincitori" sono finiti presto nel dimenticatorio, specie il primo).

Nel caso attuale, il più forte contendente di Nomadland è probabilmente Mank.
Forte del maggior numero di nomination complessive (ben 10), il controverso biopic di David Fincher paga tuttavia il ritratto dissacrante che fa di Orson Welles, cosa che ha attirato le critiche sdegnate di molti cinefili e addetti ai lavori.

Tra gli altri lungometraggi in gara, Il Processo ai Chicago 7 gode di qualche credito, ma è abbastanza improbabile che prevalga.
I restanti concorrenti sembrano avere ancora meno chance.



Per la miglior regia la sfida è sostanzialmente ancora tra Zhao e Fincher.
Tra l'emergente di Pechino (finora ha girato solo 3 lungometraggi) e il veterano di Denver (molti filmoni a curriculum: da Seven a Fight Club, da Zodiac a Il Social Network), la favorita è la prima.

Gli altri candidati sono in pratica fuori dai giochi, ma è interessante - scorrendo la lista - la presenza di Thomas Vinterberg.
Come saprete avendo letto il nostro precedente post dedicato, il cineasta danese è in pole position per l'Oscar al miglior film internazionale col suo acclamato Un Altro Giro.

Non pensiamo che possa "scippare" la statuetta ai suoi colleghi, però la sua candidatura è un indice di come gli Academy Awards si stiano globalizzando, riconoscendo sempre di più il giusto spazio anche a lavori e autori non per forza americani o anglosassoni.

Il caso di Parasite, solo un anno fa, è stato esemplare.
Sarà così anche questa volta?

Lo scopriremo insieme, tra pochi giorni.
Intanto, di seguito trovate l'elenco completo delle nomine!



Miglior film


Una Donna Promettente, regia di Emerald Fennell


The Father, regia di Florian Zeller


Judas and the Black Messiah, regia di Shaka King


Mank, regia di David Fincher


Minari, regia di Lee Isaac Chung


Nomadland, regia di Chloé Zhao


Il Processo ai Chicago 7, regia di Aaron Sorkin


Sound of Metal, regia di Darius Marder



Miglior regia

Lee Isaac Chung - Minari

Emerald Fennell - Una Donna Promettente

David Fincher - Mank

Thomas Vinterberg - Un Altro Giro

Chloé Zhao - Nomadland



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