lunedì 7 febbraio 2022

GLI INEDITI: THE LIGHTHOUSE, FARO DEL MIO PEGGIO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



USA/Canada, 2019
109'
Regia: Robert Eggers
Interpreti: Robert Pattinson, Willem Dafoe


Alla fine dell'Ottocento, in una minuscola isola al largo del New England (costa nord-orientale degli Stati Uniti) sferzata dalle onde e dal vento e abitata solo da aggressivi gabbiani, arriva il giovane Ephraim (Pattinson), assunto come guardiano del faro sotto la supervisione del burbero e più anziano Thomas (Dafoe).

Il primo dovrebbe stare lì poche settimane, ma il maltempo impedisce i collegamenti con la terraferma.

Soli, isolati, a corto di provviste, i due sono così costretti, con il passare del tempo, ad una convivenza sempre più difficile e carica di tensione.



Incredibile: The Lighthouse, uno dei film più originali, suggestivi e iconici degli ultimi anni, è rimasto praticamente inedito nei cinema italiani, presentato al Festival di Roma e poi passato direttamente a pagamento sulle piattaforme di streaming.

Mentre all'estero si scrivevano articoli su articoli sulla sorprendente opera seconda del talentuoso Robert Eggers (già autore dell'acclamato The Witch del 2015), in Italia essa è passata quasi inosservata.

E pensare che aveva ottenuto ottimi riscontri all'anteprima al Festival di Cannes del 2019 e aveva addirittura ottenuto una nomina a sorpresa agli Oscar 2020 (per la superba fotografia di Jarin Blaschke).

Grazie allo stupendo bianco e nero (ottenuto non in fase di postproduzione, ma con un particolare tipo di pellicola), a lenti di circa un secolo fa, ad un'illuminazione degli interni dovuta ad una lanterna al cherosene (con una lampada alogena al suo interno), Eggers riesce a costruire inquadrature che sembrano uscite da un film espressionista (come il Nosferatu di Murnau).

Giocando con spazi, ombre, suoni e con i volti in chiaroscuro dei due pratagonisti, egli ci fa immergere in una storia claustrofobica, paranoica, vertiginosa, ricca di simbologie, rimandi, suggestioni.

Le atmosfere, per intenderci, sono quelle della ballata di Samuel Taylor Coleridge The Rime Of The Ancient Mariner, manifesto poetico del Romanticismo inglese, ma anche dell'Arthur Gordon Pym del maestro del terrore Edgar Allan Poe, dell'inquietante racconto Il Tempio di Howard Phillips Lovecraft, dei tormentati romanzi di mare di Joseph Conrad ed Herman Melville.

I due fratelli Eggers (Robert alla regia, Max alla sceneggiatura) raffigurano i topoi, i luoghi comuni, tipici del genere marinaresco in modo realistico, ma immettendo altresì elementi fantastici, spiazzando così lo spettatore e suscitando in lui sgomento.

La stessa vicenda si dipana in un crescendo di angoscia e follia, accentuate dai visi allucinati, ancestrali, "espressionistici" di Robert Pattinson - i tempi di Harry Potter e Twilight sono lontanissimi, come dimostra anche il più recente Tenet - e Willem Dafoe (chi si ricorda di lui solo per i cinecomics Spider-Man e Aquaman dovrebbe andare a vedersi, tra gli altri, Vivere e Morire a Los Angeles), entrambi in stato di grazia.

Insomma, The Lighthouse è un'opera complessa, non facile, che si presta a più interpretazioni.

Ed è un faro che getta una luce inquietante sugli abissi dell'animo umano.



Etichette: , , , , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page