I CLASSICI: HUSTLE, CHI NON SALTA ADAM SANDLER È
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer).
USA, 2022
118'
Regia: Jeremiah Zagar
Interpreti: Adam Sandler, Juancho Hernangómez, Queen Latifah, Ben Foster, Heidi Gardner, Robert Duvall, Anthony Edwards, Dirk Nowitzki, Luka Dončić, Shaquille O'Neal.
Stanley (Sandler) è un talent scout dei Philadelphia 76ers nella NBA, ma il suo sogno è diventare vice-allenatore, così da poter passare più tempo a casa con la propria famiglia.
Durante una delle sue ricognizioni internazionali, scopre per caso il giovane spagnolo Bo (Hernangómez), dilettante di innato talento.
Lo porta negli USA per fare un provino, ma dovrà convincere i propri superiori...
Domanda: che cosa ci fanno insieme LeBron James e Adam Sandler? Risposta: un film.
Uno l'ha prodotto, l'altro idem e ne è pure l'interprete principale.
Il campione dei Los Angeles Lakers e il protagonista di Un Tipo Imprevedibile condividono la passione per il basket (ovvio, almeno nel primo caso) e hanno collaborato per realizzare una delle migliori pellicole sportive degli ultimi anni.
Opere come questa sono tanto efficaci quanto sono credibili le sequenze di gioco; per questo sono stati cooptati diversi campioni della NBA, cominciando dal co-protagonista Hernangómez (ex ala grande dei Boston Celtics) e finendo con Anthony Edwards (la stella dei Minnesota Timberwolves, non l'omonimo attore di ER-Medici in Prima Linea) in un ruolo da "cattivo".
Ecco allora un lungometraggio sulla pallacanestro fatto da chi se ne capisce e sa filmarla, attraverso riprese con la camera a spalla che danno l'impressione a volte di essere proprio in mezzo alle azioni.
Sandler, come capita a volte ai comici che si cimentano in un ruolo serio, è bravissimo.
È lui il valore aggiunto del film, ma bisogna ammettere che Juancho - che, ricordiamo, non è un attore professionista - se la cava abbastanza bene con la recitazione.
Hustle dovrebbe essere una commedia drammatica, ma non ha troppo del sostantivo (almeno per gli standard di Adam), e neppure molto dell'aggettivo.
Si tratta semmai di una favola moderna, un racconto di formazione che pesca un po' da Basta Vincere (pellicola di William Friedkin che un giorno forse recensiremo) e un po' da Will Hunting.
Al netto del frequente turpiloquio, è un'opera proiettabile nelle serate in famiglia, nelle scuole e chiaramente anche nei centri sportivi.
Per gli appassionati di basket, soprattutto. Ma non soltanto.
Etichette: Basta Vincere, Friedkin, Hernangomez, Hustle, I CLASSICI, LeBron James, Robert Duvall, Sandler, Un Tipo Imprevedibile, Un Tipo Imprevedibile 2, Will Hunting, Zagar



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