martedì 5 dicembre 2017

HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE, APRITE GLI OCCHI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

Regno Unito/USA, 2009
153'
Regia: David Yates
Interpreti: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Jim Broadbent, Helena Bonham Carter, Warwick Davis, Michael Gambon, Alan Rickman, Maggie Smith, Timothy Spall, Tom Felton, David Thewlis.


Ad Hogwarts, Harry Potter e i suoi amici frequentano il 6° anno scolastico. Lui è diventato capitano della squadra di Quidditch, Piton (Rickman) ha finalmente ottenuto la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure, il nuovo insegnante di Pozioni è il Professor Lumacorno (Broadbent).

La spensieratezza dei primi anni è svanita: Voldemort e i suoi sgherri, ormai a piede libero, seminano il panico anche nel mondo dei Babbani.

Nel frattempo Harry trova per caso un vecchio manuale di pozioni appartenuto a un misterioso e sedicente "Principe Mezzosangue". Con esso inizia a prendere buoni voti nella materia in cui andava meno bene, insospettendo Hermione e Ron.

Ma il tempo stringe: il maghetto occhialuto viene assoldato dal preside Albus Silente per scoprire insieme un modo per sconfiggere una volta per tutte il Signore del Male, ormai prossimo a sferrare un attacco durissimo proprio alla scuola...






Considerato dai più come un capitolo di passaggio, il ponte tra gli avvenimenti descritti nel precedente L'Ordine della Fenice e il successivo I Doni della Morte, Il Principe Mezzosangue è un romanzo - e un film - che fa aspettare.

Per quasi tutta la sua durata sembra succedere poco, quando in realtà ogni dettaglio, ogni indizio e ogni rivelazione preparano la strada al cataclismatico finale.
L'ultimo atto è deflagrante, ma è nel suo insieme che andrebbe visionata questa sesta pellicola.

Da un punto di vista stilistico, la cosa che più colpisce sono i colori.
Non è un caso che questo capitolo sia l'unico della saga ad essere stato nominato agli Oscar per la miglior fotografia.

David Yates, ormai fisso in cabina di regia, si è avvalso infatti della collaborazione di Bruno Delbonnel, di cui avevamo molto apprezzato la fotografia "fiamminga" del Faust di Aleksander Sokurov, controverso Leone d'Oro a Venezia 2011.

Il DP francese ha optato per scelte cromatiche ispirate con ogni probabilità ai quadri di Rembrandt, giocando con le luci e soprattutto con le ombre.
Senza il suo apporto, il film sarebbe risultato di molto minor impatto.

A livello di casting, si segnala soprattutto l'introduzione del massiccio Jim Broadbent.
Il suo Lumacorno, professore elitario e ingenuo, è tra i personaggi descritti dalla Rowling quello che più differisce dalla sua versione letteraria.

Il Principe Mezzosangue è talmente ricco di colpi di scena (alcuni davvero scioccanti), interpretazioni intense e invenzioni visive che resta davvero difficile considerarlo un episodio minore e interlocutorio.

Va riscoperto godendosene ogni frammento.
E ogni immagine.




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