mercoledì 24 gennaio 2024

REBEL MOON: FIGLIA DEL FUOCO, LE GUERRE STELLARI DI ZACK SNYDER


(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



USA, 2023
135'
Regia: Zack Snyder
Interpreti: Sofia Boutella, Michiel Huisman, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Jena Malone, Ray Fisher, Cleopatra Coleman, Staz Nair, Doona Bae, Fra Fee, Anthony Hopkins (voce in originale).


L'arrivo delle astronavi provenienti dal bellicoso e aggressivo Mondo Madre è sempre una disgrazia: i suoi occupanti, ovunque sbarchino, razziano tutto, saccheggiano e si dedicano ad ogni sorta di nefandezze.

Ne sanno qualcosa i pacifici abitanti di un tranquillo villaggio rurale sul pianeta Veldt, che hanno la sfortuna, un giorno, di veder arrivare in forze i predoni.

Una ragazza tormentata e dal passato fosco (Boutella) però non ci sta a vedere e subire le angherie perpetrate dagli invasori e prima si ribellerà da sola e poi andrà alla ricerca di altri che come lei non accettano di farsi sottomettere.

La scintilla che ha acceso divamperà in un incendio?


Nato come capitolo dell'universo Star Wars e poi diventato un progetto a sé stante dopo l'acquisizione del franchise da parte della Disney, Rebel Moon:Figlia del Fuoco è la prima parte di un dittico e forse di una trilogia.

La matrice si vede, sì, come i palesi rimandi ad altre celebri saghe (Il Signore degli Anelli, Warhammer...), in un miscuglio che sa di déjà vu: non aspettatevi nulla di originale né nella storia, né nella trama, né nelle ambientazioni, né nella caratterizzazione dei personaggi, né nella costruzione dei mondi, né nei pure buoni effetti speciali generati dalla computer grafica.

In condizioni normali un prodotto di puro intrattenimento come questo non genererebbe attesa spasmodica né discussioni accese e passerebbe quasi inosservato.

Se non fosse che il regista di questo film è uno dei più divisivi di Hollywood: Zack Snyder.

Osannato in una sorta di culto dai suoi fan più accaniti (si veda il clamoroso caso Justice League), che in lui vedono un regista visionario, maniacale nella cura di ogni singola inquadratura, esaltante nel suo èpos e nella sua epica (un film su tutti rappresenta questa idea: 300, ovviamente. Ma non dimentichiamo certo Man of Steel), solenne, maestoso.

Vituperato dai suoi altrettanto accaniti detrattori, che lo considerano eccessivo, kitsch, estetizzante, eccessivamente pomposo e quindi involontariamente ridicolo (uno dei film più bersagliati è, da questo punto di vista, Batman v Superman).

Fedele alle sue scene al ralenti, ai suoi corpi scolpiti, al suo immaginario, come c'era da aspettarsi anche questa volta Snyder ha diviso il pubblico.

Noi abbiamo approcciato il film senza pregiudizi e lo abbiamo trovato tutto sommato gradevole e sufficientemente accattivante da aver voglia di vedere come andrà a finire.

Ma ci siamo anche chiesti: quale sarebbe stato il destino di Rebel Moon se si fosse svolto nella "galassia lontana lontana" di George Lucas al posto della tanto esecrata trilogia sequel?

Le Guerre Stellari di Zack Snyder avrebbero visto scontrarsi i sostenitori del regista con i puristi di Star Wars in una battaglia senza quartiere a colpi di spade laser?

Dopo queste domande, tranquilli: non ci abbiamo perso il sonno.


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