giovedì 5 dicembre 2019

I CLASSICI: L'UOMO D'ACCIAIO, IL RITORNO DEL CAVALIERE SUPER

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA/Regno Unito, 2013
143'
Regia: Zack Snyder
Interpreti: Henry Cavill, Amy Adams, Kevin Costner, Michael Shannon, Diane Lane, Laurence Fishburne, Russell Crowe.


Su Krypton succede il finimondo: il pianeta sta collassando a causa dell'esaurimento delle risorse naturali, mentre il fanatico generale Zod (Shannon) tenta un colpo di stato militare.
Prima di morire, lo scienziato Jor-El (Crowe) e sua moglie infondono il codice genetico nel loro figlio neonato Kal-El e lo spediscono sulla Terra con una navetta spaziale.

Sul nostro pianeta Kal-El viene adottato da una coppia di agricoltori (Costner e Lane) e cresce - ignaro delle proprie origini - col nome di Clark Kent.
Con l'arrivo dell'adolescenza si accorge però di avere poteri e abilità non comuni agli altri esseri umani e, dopo la morte di uno dei genitori, si mette a viaggiare per il mondo.

Arrivato nell'Artide, scopre la verità sulle proprie origini e conosce la tenace giornalista Lois Lane (Adams).
Peccato che Zod e i suoi sgherri siano arrivati anch'essi sulla Terra con l'idea di trasformarla in una nuova Krypton, sterminandone la popolazione.

C'è bisogno di un "super extraterrestre" per salvare gli esseri umani e il loro piccolo pianeta...






2018: Aquaman e Shazam!
2017: Justice League e Wonder Woman.
2016: Suicide Squad e Batman v Superman.
2013: L'Uomo d'Acciaio.

Andando a ritroso, si potrebbe affermare che il DC Extended Universe - la risposta della Distinta Concorrenza al Marvel Cinematic Universe - abbia avuto origine con la pellicola di rilancio del "superuomo" per eccellenza.

E se invece vi dicessimo che tutto ebbe inizio dalla saga del Cavaliere Oscuro?
Bene, facciamo qualche passo indietro.

Le tappe della storia dell'Alieno di Krypton sul grande schermo sono note: negli anni 70-80 la tetralogia con protagonista il compianto Christopher Reeve; quindi la lunga pausa degli anni 90, dovuta in parte al successo del "cugino" Batman (il dittico di Tim Burton in primis) e in parte al naufragio di Superman Lives, reboot scritto da Kevin Smith (trovate qui il riassunto della vicenda); infine lo sfortunato Superman Returns, tardivo seguito a firma di Bryan Singer (regista di 4 film degli X-Men).






Il successo della trilogia dell'Uomo Pipistrello ideata dal geniale Christopher Nolan accende una scintilla nella mente di qualche produttore: perché non rilanciare anche l'Uomo d'Acciaio e successivamente far interagire i due iconici personaggi in pellicole crossover, sul modello Marvel?

Questo spiega il ruolo dell'autore di Interstellar e Dunkirk come produttore/co-soggettista, oltre alla partecipazione di alcuni suoi collaboratori, tra i quali David S. Goyer (sceneggiatura) e Hans Zimmer (musiche).

Badate bene, però: le somiglianze finiscono praticamente qui.
L'Uomo d'Acciaio non è un film di Nolan, è in tutto e per tutto un film di Zack Snyder.

Il che può essere tanto un bene quanto un male: il regista di Watchmen e 300 è famoso per dividere i cinefili tra chi lo idolatra apertamente e chi lo detesta senza pietà.
Inevitabilmente, anche questa pellicola ha polarizzato l'opinione di critici e pubblico.

Per quanto ci riguarda, siamo schierati tra coloro che difendono l'ambizioso cineasta del Wisconsin.
Un Superman così epico, tragico e appassionante non l'avevamo ancora visto.

Ispirandosi visivamente all'aggiornamento fumettistico operato dal disegnatore Jim Lee (WildC.A.T.s, X-Men), Snyder fa del protagonista un personaggio tormentato e messianico, immergendolo in una cornice che più spettacolare e grandiosa non si può.






Gli effetti speciali e le scene d'azione si sprecano, ma è nelle pause d'introspezione che il film prende il volo, merito anche di un cast da leccarsi i baffi.

Il britannico Henry Cavill ha quello che si dice il phisique du role e si rivela un attore tutt'altro che monocorde, mentre Amy Adams è una Lois Lane piacevolmente insolita, lontana dal modello di giovane pin-up che ci si poteva aspettare per il ruolo e di cui purtroppo abbonda la cinematografia contemporanea.

Nei ruoli di contorno, se nella parte del cattivo Michael Shannon - apprezzatissimo in Bug e Take Shelter - risulta un po' sopra le righe, come Signor Kent Kevin Costner sforna una delle sue migliori interpretazioni recenti.

Nonostante l'ottimo risultato al botteghino, L'Uomo d'Acciaio è stato aspramente criticato dalla maggior parte della critica specializzata, così come i film che l'hanno seguito (uniche eccezioni: Wonder Woman e l'acclamato Joker, fresco Leone d'Oro a Venezia).

Tant'è che, mentre scriviamo, non è ancora chiaro se Henry Cavill tornerà a indossare il costume di Superman (un discorso simile vale per Ben Affleck, che nel frattempo aveva efficacemente sostituito Christian Bale come Batman).

Noi speriamo di sì.
Ma l'unico modo per scoprirlo è ovviamente attendere il prossimo capitolo della Justice League.




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