giovedì 22 settembre 2011

I PROTAGONISTI DI VENEZIA 2011: JAROMIR 99


Non so voi, ma se uno mi raccontasse di essere andato al cinema ad una proiezione notturna (inizio dopo mezzanotte, termine quasi alle 2 ) per vedere un cartone animato ceco in lingua originale (seppur sottotitolato in italiano e inglese), io sarei indeciso su cosa pensare: sono di fronte ad un cinefilo duro e puro, ad un intellettuale che se la tira o ad un insonne che non ha di meglio da fare?

Eppure...
Noi inviati a Venezia di CINEMA A BOMBA non ci sentiamo di appartenere alle suddette categorie (dai, li avete letti i nostri post...): ciò che ci ha spinto a esplorare una cinematografia così diversa da quelle alle quali siamo abituati è stata pura e semplice curiosità, suscitata dall'immaginifico trailer (lo potete trovare anche sul nostro post dedicato ai film fuori concorso) di Alois Nebel.

Questo cartone animato in rotoscopio (tecnica di animazione che consiste dapprima nel girare un film in pellicola utilizzando attori in carne ed ossa, poi nel ricalcarne le scene), in effetti, è stato uno dei migliori film che abbiamo visto.
Basato su una graphic novel popolare nell'Europa Centrale, ne è fedele nella trama e nella grafica, anche perché entrambi gli autori hanno lavorato sia al fumetto che all'adattamento cinematografico.
Jaroslav Rudis, scrittore tra i più noti nel suo Paese (suo il romanzo cult Nebe pod Berlinem - Il cielo sotto Berlino - nel quale si narra la storia di un insegnante ceco che lascia il suo impiego per diventare musicista di strada nella metropolitana di Berlino), ha scritto la storia e la sceneggiatura: un intreccio di vite, personaggi, fantasmi da un passato prossimo ancora bruciante, sullo sfondo della regione montagnosa dei Sudeti dal clima opprimente e dell'alienante stazione ferroviaria di Praga, nel contesto della pacifica Rivoluzione di Velluto del 1989.

Ma pensiamo che Alois Nebel sia soprattutto la creatura di un personaggio davvero eclettico.
Jaromir 99, pseudonimo di Jaromìr Švejdík, è cantante, leader dei gruppi underground Priessnitz, Umakart, The Bombers; compositore (sua la colonna sonora del film); disegnatore (suoi i disegni del fumetto e del cartone animato).
Non si è occupato della regia del film (affidata all'esordiente Tomas Lunak), ma ha contribuito in modo significativo alla storia (abita a Praga e viene da una famiglia originaria dei Sudeti: non per niente, le ambientazioni del racconto).

Storia drammatica, che si dipana tra violenza, vendetta, solitudine, ma che lascia spazio anche all'umanità, alla comprensione; persino all'amore.
Alois Nebel è una pellicola suggestiva nelle immagini (il bianco e nero fa sempre il suo effetto; i disegni sono un'opera di maestria) e nelle atmosfere che riesce a creare.
Visto che al termine dell'anteprima mondiale in Sala Grande - a notte inoltrata - siamo scappati per prendere l'ultimo vaporetto, non abbiamo potuto applaudire sufficientemente Jaromir 99, Rudis e Lunak. Peccato.
Però il Premio Speciale della Giuria che abbiamo assegnato non è tuttavia una pubblica ammenda, ma un riconoscimento agli autori di quello che che ci auguriamo possa divenire un piccolo cult. Non solo per cinefili nottambuli.

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