martedì 11 dicembre 2012

I CORTI: THE FANTASTIC FLYING BOOKS..., I LIBRI TI FANNO VOLARE

(Clicca sull'immagine per vedere il film) 

USA, 2011
15'
Regia: William Joyce, Brandon Oldenburg


Un uomo viene travolto da un tremendo uragano che porta via case, persone e le parole scritte nel libro che stava scrivendo; scaraventato in una landa desolata dove tutto è distrutto, incontra una ragazza che volteggia in aria trainata da libri volanti.
Uno di questi si stacca da lei, raggiunge l'uomo e lo conduce ad una biblioteca abbandonata popolata da numerosi tomi.
Prendendosi cura di loro e donandoli alle persone riuscirà a rifarsi una vita e a viverla felicemente e serenamente.

Nato come app dell'iPad e successivamente divenuto anche libro e film, The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore è il corto di animazione che ha vinto l'ultima edizione degli Oscar battendo la concorrenza del pixariano La Luna del genovese Enrico Casarosa.
Oscar meritato, bisogna dire.

Il mix di modellini e di animazione al computer e in 2D, la scelta del muto fanno sì che l'opera acquisti una grazia e un fascino old style che ricorda le pellicole in bianco e nero e i rassicuranti film hollywoodiani degli anni Cinquanta-Sessanta.

Lo dimostrano le tante citazioni cinefile: Il Mago di Oz in primis e le commedie dei periodi d'oro degli Studios, ma anche Fahrenheit 451 di François Truffaut e - a sorpresa - L'Armata delle Tenebre di Sam Raimi.
Né sembra un caso, poi, che il naif, ottimista, generoso, altruista protagonista ricordi nella fisionomia e nel carattere i personaggi interpretati dal grande Buster Keaton.

Tra i momenti memorabili ne citiamo due: il ciclone che richiama alla mente la tragedia dell'uragano Katrina del 2005 (lo Studio che ha prodotto il film ha base in Louisiana, lo Stato più colpito) e la spassosa scena dell'operazione chirurgica al vecchio libro che si rianima nel momento in cui il protagonista inizia a leggerlo.

Insomma, The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore è un inno all'amore per la lettura dal tocco lieve.
Il tocco di chi sfoglia rapito un libro che ama.

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