lunedì 22 ottobre 2012

I CORTI: LA CULPA, LA VERTIGINE DELLA VENDETTA

(Clicca sulla copertina per vedere il film) 

Spagna, 2010
12'
Regia: David Victori
Interpreti: Carlus Fàbrega, Mar Ulldemolins, Cesc Gòmez, Pol Estadella.


Per la sezione I CORTI, CINEMA A BOMBA! vi propone il cortometraggio vincitore a Venezia della prima edizione del Your Film Festival.

Questo concorso, nato dalla collaborazione tra Youtube, la compagnia aerea Emirates, la Biennale di Venezia e la compagnia di produzione Scott Free Production (quella del grande Ridley Scott!), ha lo scopo di lanciare nuovi talenti registici attraverso il conferimento di un premio di 500 mila dollari al migliore video da utilizzarsi per la realizzazione di un'opera patrocinata dal celebre regista e dal talentuoso attore Michael Fassbender (ricordate Hunger?), che l' anno scorso si aggiudicò la Coppa Volpi come miglior attore per Shame.

Tra i tanti corti presentati, gli utenti di Youtube ne hanno scelto dieci, proiettati al pubblico nella Sala Web nella cornice prestigiosa della Mostra del Cinema di Venezia; tra questi, la giuria presieduta dal divo tedesco-irlandese ha premiato il film La Culpa del giovane cineasta catalano David Victori.

E' la storia di un'ossessione, quella che vive l'anonimo protagonista. Sconvolto dalla morte della giovane moglie incinta, uccisa da un balordo durante un tentativo di borseggio, il nostro riesce a rintracciare l'ormai imborghesito assassino, solo per scoprire che la giustizia fai-da-te non è una via d'uscita così semplice.

Dopo un avvio realistico, Victori vira verso il surreale, facendoci come entrare nella testa - e negli incubi - del tormentato giustiziere.

L'atmosfera vagamente à la Lynch con la quale sono descritti i suoi rimorsi contribuisce a creare un senso di claustrofobia, rappresentato dal Paradosso di Penrose (una scala che scende sempre solo per ritornare al punto di partenza in un giro infinito, già sfruttata in Inception), sorta di labirinto borgesiano (da Jorge Luis Borges) in cui si trova intrappolata la coscienza del protagonista, incapace di uscirne.

Almeno fino a quando la vertigine della vendetta non lascia spazio alla pace della misericordia.

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