(Clicca sulla foto per vedere il trailer).
USA, 2015
41'
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Bruce Campbell, Dana DeLorenzo, Ray Santiago, Jill Mary Jones, Lucy Lawless.
Sono passati circa 30 anni dagli eventi narrati in La Casa (The Evil Dead), La Casa 2 (Evil Dead II) e L'Armata delle Tenebre (Army of Darkness).
Ash Williams (Campbell) lavora ancora nel reparto ferramenta di un supermarket di provincia, vive in una roulotte e passa il tempo a bere, sballarsi e rimorchiare tardone.
Inavvertitamente, libera di nuovo le forze del male per mezzo del solito Necronomicon - il libro dei morti - e si trova ancora una volta a fronteggiare i fantasmi del proprio passato...
23 anni.
Tanti sono trascorsi da L'Armata delle Tenebre - ultimo capitolo cinematografico della saga - per giungere a questo geniale e attesissimo recupero vintage.
In mezzo ci sono state innumerevoli indiscrezioni, anticipazioni e aspettative disattese.
Intanto il culto dei fan accresceva, alimentato da retrospettive, pubblicazioni a fumetti, videogiochi.
Nel 2006 Bruce Campbell interpreta e dirige My Name is Bruce, divertentissima autoparodia che molti considerano come una sorta di Evil Dead 4 (o 5, se nel conteggio consideriamo anche il prototipo artigianale Within The Woods).
Ma la svolta è nel 2011, quando Sam Raimi e suo fratello Ivan confermano - a sorpresa - di essere al lavoro su una nuova sceneggiatura.
Nel 2013 i nostri danno la propria benedizione al remake de La Casa diretto da Fede Alvarez (quello di Ataque de Panico!), con annessa mini-comparsata post-credits del vecchio Bruce, e le voci di un nuovo film in arrivo si moltiplicano.
Fino al 2015: il famigerato 4° lungometraggio, inizialmente intitolato L'Armata delle Tenebre 2, viene trasformato in una serie tv.
Ash vs. Evil Dead esordisce con una puntata pilota - diretta da Sam Raimi in persona - che è ciò che i fan avevano sempre sperato.
L'umorismo la fa da padrone (Bruce Campbell è in gran forma, in questo senso), ma ritorna - senza esagerare - lo spreco di emoglobina che nel corso dei capitoli era finito sempre più in secondo piano.
Peccato però che l'entusiasmo finisca qui: dopo questo episodio - un cortometraggio, di fatto - Sam lascia il resto della serie nelle mani di collaboratori meno equilibrati.
Ma se la prima stagione nel complesso si difende bene, dalla seconda in poi prendono il sopravvento una comicità di cattivo gusto e uno "splattericcio" gratuito che poco hanno a che spartire con lo spirito della trilogia originale.
L'inevitabile crollo di spettatori ha portato la rete televisiva a cancellare la serie dopo la terza stagione, mentre lo stesso Campbell - a mezzo social - ha dichiarato di essere stanco di interpretare l'iconico personaggio e che pertanto non ci sarà alcun prosieguo.
El Jefe (in spagnolo "il capo", affettuoso epiteto che il messicano Pablo rivolge ad Ash) è in definitiva il capitolo conclusivo di una saga tra le più amate della storia del cinema.
L'amaro in bocca resta, ma rivederlo - e rivedere i film che l'hanno preceduto - sarà sempre un bel modo di passare una serata.
Ora e sempre... groovy!
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