giovedì 22 novembre 2018

I CORTI: THANKSGIVING, PETTO O COSCIA?

Eli Roth (il primo a sinistra) sul set del film. 

USA, 2007
2'
Regia: Eli Roth
Interpreti: Jeff Rendell, Jordan Ladd, Jay Hernandez, Michael Biehn, Eli Roth.


Uno psicopatico (Rendell), vittima di un trauma infantile, torna alla propria cittadina natale per fare strage di adolescenti.

Vestito da pellegrino, semina la morte durante il Giorno del Ringraziamento, ma lo sceriffo (Biehn) è sulle sue tracce.






Ricordate Eli Roth?
Si tratta di un regista amico di Quentin Tarantino (ha recitato per lui in Bastardi Senza Gloria), che avevamo fugacemente incrociato a Venezia nel 2011, agli albori del nostro blog.

Quando nel 2007 lo stesso Quentin e il collega tex-mex Robert Rodríguez gli chiedono di collaborare al loro goliardico progetto Grindhouse, accetta con entusiasmo e gira in soli 2 giorni uno dei finti trailer che si trovano a metà del film nell'edizione anglosassone (in Europa i due segmenti - quello diretto da Tarantino e quello diretto da Rodríguez - sono stati proiettati separatamente, sacrificando i trailer e annullando quindi il senso dell'operazione).

Il risultato è, di fatto, un cortometraggio così iperbolicamente trucido da essere destinato esclusivamente a un pubblico adulto (beh, che cosa ci si può aspettare dall'autore di Hostel?).






Eli (sua è anche l'inquietante voce narrante) e l'attore/co-sceneggiatore Jeff Rendell si devono essere divertiti un mondo ad assemblare con un montaggio nonsense una serie di uccisioni via via sempre più assurde e gore.

Ai cinefili, l'ambientazione festiva e l'uso insistito degli stereotipi horror non può che riportare alla mente capolavori del genere come Halloween e Venerdì 13.

Tra musiche spaventose, una fotografia volutamente sgranata e "difettosa", sequenze di cattivo gusto e sangue come se non ci fosse un domani, Thanksgiving ha molto da offrire agli appassionati di questo tipo di cinema.

Roth ha dichiarato di voler trasformare il suo corto in un lungometraggio, sul modello di Machete di Rodríguez (che tuttavia era risultato nettamente inferiore alla sua controparte "breve").

Gli auguriamo buona fortuna, ma nel caso serviranno spettatori dallo stomaco di ferro.
E chi mangerebbe più il tacchino al Ringraziamento?




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