sabato 6 febbraio 2021

MA RAINEY'S BLACK BOTTOM, L'ULTIMO ATTO DI CHADWICK BOSEMAN

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



USA, 2020
93'
Regia: George C. Wolfe
Interpreti: Chadwick Boseman, Viola Davis, Glynn Turman, Colman Domingo, Michael Potts.


Chicago, anni Venti del XX Secolo.

Ma Rainey (Davis) è un'affermata cantante blues, matronale, capricciosa e testarda.

Arriva in ritardo alla registrazione del suo nuovo album e porta con sé una civettuola ragazzina e il balbuziente nipote, suoi protetti.

Nel frattempo nella sua band di supporto, composta da tre veterani professionali, placidi, accomodanti e dal giovane trombettista Levee (Boseman), talentuoso ma arrogante e ambizioso, le divergenze si fanno sempre più marcate e aspre tanto più si attende l'arrivo della diva.

Le differenze si trasformeranno presto in uno scontro generazionale e la tensione che si verrà a creare porterà ad esiti distruttivi.




Tratto dalla omonima pièce di August Wilson, vincitore di due Premi Pulitzer e considerato il più influente e apprezzato drammaturgo afro-americano, Ma Rainey's Black Bottom è uscito su Netflix alla fine del 2020, più o meno in contemporanea con One Night In Miami, trasmesso in anteprima su Amazon Prime Video.

I due, pur diversi nell'ambientazione storica, sono trasposizioni filmiche di opere teatrali di autori accclamati - e si vede in entrambi la matrice di provenienza, che li condiziona e limita - nei quali è centrale la situazione della gente di colore.

Ma se nel film di Regina King i quattro protagonisti (Malcolm X, Muhammad Ali, Sam Cooke, Jim Brown) sono uomini di successo che sgomitano per trovare il proprio posto nel mondo sfruttando i talenti a propria disposizione, in quello diretto da Wolfe Ma Rainey è costretta quasi suo malgrado a recitare la parte della diva bizzosa per non farsi mettere i piedi in testa dai produttori discografici bianchi, Levee prova ad emergere per riscattare un drammatico passato e i suoi anziani colleghi sono rassegnati ad una vita di compromessi e quieto vivere che ne mortifica però il talento.

Se il primo è intriso di malinconia, nostalgia e di rimpianto per un evento che non ha avuto forse il tempo di accadere, il secondo è invece carico di amarezza, disperazione ed è opprimente come lo scantinato nel quale i musicisti fanno le prove.

Inoltre, se da una parte brilla l'abilità registica di King, dall'altra a risaltare è l'accuratezza dell'ambientazione e dei costumi e le canzoni di Ma Rainey (sì, la "Madre del Blues" è esistita davvero).

Il vero punto di forza di entrambe le pellicole risiede tuttavia nella recitazione.

Se One Night In Miami si affida ad un quartetti di attori bravissimi ma non molto noti, Ma Rainey's Black Bottom può contare sulla presenza di tre buoni caratteristi (Turman, Domingo, Potts, cioè i tre attempati musicisti) e soprattutto di due divi del calibro di Viola Davis e Chadwick Boseman.

L'apprezzatissima vincitrice dell' Oscar nel 2017 (per Fences, adattamento cinematografico di un'altra opera di August Wilson) è coperta da un pesantissimo trucco e da vestiti larghi e sgraziati, ma sprizza carisma e magnetismo da ogni poro.

Fa male invece vedere Chadwick Boseman, alla sua ultima interpretazione.

Dimenticatevi i muscoli guizzanti del supereroe marveliano Black Panther: qui i segni della malattia che lo porterà a morte prematura nell'agosto 2020 si notano in un volto scavato e in un corpo magrissimo - uno schiaffo in pieno volto a chi pensa che gli attori hollywoodiani debbano sempre essere perfetti, sani e in forma.

Ecco allora che il dramma personale e vero dell'attore si fonde con il dramma del personaggio e gli dà una forza che travalica la finzione.

Se Ma Rainey's Black Bottom sarà ricordato ancora in futuro sarà solo per merito suo.




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