venerdì 1 settembre 2023

OPPENHEIMER, IL DISTRUTTORE DI MONDI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



USA/Regno Unito, 2023
180'
Regia: Christopher Nolan
Interpreti: Cillian Murphy, Robert Downey Jr., Emily Blunt, Matt Damon, Florence Pugh, Jason Clarke, Josh Hartnett, Casey Affleck, Kenneth Branagh, Gary Oldman, Rami Malek, Benny Safdie, Dane DeHaan, Alden Ehrenreich, Matthew Modine


Nel 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il generale statunitense Leslie Groves (Damon) convince il fisico quantistico Robert Oppenheimer (Murphy) a coordinare un gruppo di brillanti scienziati al fine di battere sul tempo la Germania nazista nella costruzione della bomba atomica.

Il cosiddetto Progetto Manhattan avrà successo e nell'agosto 1945 la nuova arma dimostrerà tutta la sua potenza distruttiva contro le città di Hiroshima e Nagasaki.

Come il professore presto constaterà, ciò non porterà ad una pace duratura, bensì ad un mondo nuovo costantemente minacciato dalla catastrofe nucleare e ad un nuovo scontro - questa volta contro l'Unione Sovietica, la cosiddetta Guerra Fredda - che lo coinvolgerà direttamente.



Christopher Nolan mette alla sbarra il padre della bomba atomica.

Il regista della trilogia del Cavaliere Oscuro e di opere che ormai sono diventate dei veri e propri classici, come Inception, Interstellar, Dunkirk, Tenet usa l'espediente del film giudiziario per imbastire la sua prima biografia.

Il padre della bomba atomica, successivamente alla fine del conflitto mondiale, si era infatti scontrato con il potente presidente della Commissione per l'energia atomica degli Stati Uniti, Lewis Strauss (interpretato qui da Robert Downey Jr.), che aveva orchestrato una serie di udienze - un vero e proprio processo farsa - per delegittimarlo agli occhi dell'opinione pubblica con il pretesto di passate simpatie e frequentazioni comuniste.

Tali udienze avevano portato alla revoca dell'autorizzazione di sicurezza per lo scienziato - cioè lo estromisero dall'accesso ai laboratori governativi e ai dati relativi alla bomba che aveva contribuito a creare - e praticamente gli compromisero la carriera.

Nolan ricostruisce la vicenda del fisico e la sua personalità giocando con i piani temporali e i rimandi sparsi nel flusso della narrazione e ne mostra i dilemmi.

Ma non lo assolve: Oppenheimer era conscio delle conseguenze che le sue azioni avrebbero avuto, ma non si è fermato; salvo poi pentirsene amaramente, sì, ma tardivamente.

"Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi" afferma ad un certo punto lo scienziato citando un testo sacro dell'induismo, in riferimento al risultato dei suoi studi - parole che riecheggiano nel cupo e pessimista finale che quasi fa di questo film un prequel "serio" di quel capolavoro che è Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick.

Ma ciò si potrebbe applicare anche ai rapporti con la sua giovane fiamma (Florence Pugh, nota al grande pubblico soprattutto per il ruolo in Black Widow, si conferma attrice ricca di sfumature) e con la moglie (una spigolosa Emily Blunt), vittime più o meno inconsapevoli di un uomo dedito al lavoro ma anche contraddittorio.

Tuttavia il dipanarsi della trama mostra in fondo che il vero nucleo della narrazione è il confronto tra Oppenheimer e Strauss: geniale il primo, invidioso e vendicativo il secondo; clamorosamente i due ricordano Mozart e Salieri nell'indimenticabile Amadeus di Miloš Forman.

Si studiano, si sfidano, non si capiscono - ed entrambi cadono, con esiti diversi.

Straordinari Cillian Murphy e Robert Downey Jr. (a proposito, un consiglio: nelle loro filmografie non limitatevi, rispettivamente, alla serie Tv Peaky Blinders o ai film con Nolan, e ad Iron Man & C.) nel rendere la complessità dei personaggi con rigore e credibilità.

Insomma, altro che semplice biografia: Oppenheimer è solo apparentemente il film più lineare e meno cervellotico del regista, ma porta a riflessioni, interrogativi, interpretazioni diverse.

E' un film accurato, ben diretto, con un cast eccezionale, con ottimi contributi tecnici (la fotografia di Hoyte van Hoytema, gli effetti speciali di Scott Fisher e Andrew Jackson, la colonna sonora di Ludwig Göransson su tutti), che non fa pesare le sue tre ore di durata.

E' potente e ricco di spunti e suggestioni.

E' un monito ad un'umanità sempre più sull'orlo del baratro.

Insomma, è... una vera bomba!


Etichette: , , , , , , , , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page