TEXAS KILLING FIELDS, BUON SANGUE NON MENTE
Ultima serata di proiezioni, domani c'è la premiazione.
Il primo spettacolo è Texas Killing Fields, opera seconda di Ami Canaan Mann, figlia del regista Michael (Heat, Collateral, Miami Vice), che l'ha accompagnata stasera sul tappeto rosso, essendo oltretutto uno dei produttori.
Ispirata ad una storia vera, la pellicola racconta la storia di una coppia di poliziotti - uno texano (Worthington), l'altro newyorkese (Morgan) - che si mette sulle tracce di un serial killer che rapisce e uccide giovani ragazze, lasciando i loro cadaveri nelle paludi (i "fields" del titolo) che lambiscono Texas City.
Solitamente non è facile seguire le orme di un padre famoso, ancor più se questo è un potente regista/produttore di polizieschi come Michael Mann. Ma la giovane cineasta - complice una sceneggiatura di ferro scritta da un ex agente di polizia - supera brillantemente la prova.
Pur rispettando molti luoghi comuni del genere, il film riesce a mantenere costantemente alta la soglia dell'attenzione, convincendo anche nel finale.
Senza dubbio uno dei migliori film dell'intera rassegna.
Azzeccata anche la mossa di affidare i ruoli principali ad attori emergenti: dal Sam Worthington di Avatar alla rossa Jessica Chastain (ormai una conferma, questa ragazza non sta sbagliando un colpo).
Ma la vera rivelazione è Jeffrey Dean Morgan, già visto in Watchmen: col suo personaggio di poliziotto cattolico e integerrimo, paterno e riflessivo, si candida prepotentemente per la Coppa Volpi come miglior interprete maschile.
Appunto per gli appassoniati del mitico serial Twin Peaks: nel cast compare - sebbene mimettizzata sotto un trucco pesante - anche Sheryl Lee, alias Laura Palmer. Un soldino a chi la riconosce!
Etichette: Ami Canaan Mann, Chastain, Morgan, Texas Killing Fields, Venezia 2011, Worthington
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