lunedì 26 settembre 2011

I PROTAGONISTI DI VENEZIA 2011: JAMES HOWSON


La redazione di CINEMA A BOMBA ha votato all'unanimità James Howson come miglior attore emergente alla recente Mostra del Cinema di Venezia.

Il giovane attore inglese di colore ne è stato uno dei protagonisti più sorprendenti: lo dimostrano i numerosi, calorosi, lunghissimi applausi che hanno salutato la sua interpretazione al termine dell'anteprima mondiale del 6 Settembre 2011 in Sala Grande dell'ennesima versione di Wuthering Heights (Cime Tempestose).

Ardua la sfida che la regista Andrea Arnold ha voluto affrontare per adattare il romanzo di Emily Bronte: cercare di fare qualcosa di diverso rispetto alle precedenti trasposizioni, affidando, in particolare, ad attori sconosciuti i vari personaggi.

Tra questi, quello più famoso è senza dubbio quello di Heathcliff.
La Bronte lo descrive come assomigliante nell'aspetto ad uno zingaro, oppure a un "little Lascar", cioè a un Indiano dell'India; ovvero, un uomo dalla pelle scura, ma non nera.
Curiosamente, tra gli interpreti che si sono cimentati nel ruolo ci sono Laurence Olivier, Timothy Dalton, Ralph Fiennes; tutti di carnagione chiara.
La Arnold ha voluto, invece, una maggiore rassomiglianza al modello presentato dalla scrittrice e si è rivolta alla comunità Rom per trovare il volto adatto a rappresentare uno degli antieroi più famosi della storia della letteratura.
Senza successo.
I produttori e la regista si sono così ritrovati a cercare tra i passanti di Leeds un Heathcliff credibile.
Alla fine, dopo lunghe selezioni e provini, hanno scelto un ragazzo senza alcuna esperienza recitativa.
Di pelle nera.

"È una scelta che ho fermamente voluto. L' ho presa per accentuare i contrasti in quella piccola comunità dello Yorkshire e mettere in risalto la caccia al diverso, facendo leva sul razzismo del nostro tempo e sulle sue origini. Nel romanzo l' autrice lo descrive di pelle olivastra, probabilmente è uno zingaro. Heathcliff nero è come un alieno arrivato in quel luogo" ha affermato la regista, che nel 2005 vinse un premio Oscar per il cortometraggio Wasp, per giustificare la sua scelta.

Il film ha diviso critica e pubblico e ha spiazzato numerosi fan del romanzo.
La trasposizione non è del tutto fedele: vengono eliminati i narratori, la vicenda termina a metà del libro, i personaggi di contorno sono ridotti a comparse.
Ma l'ottima fotografia (premiata non a caso con una meritatissima Osella) di Robbie Ryan e l'idea della Arnold di mettere in risalto la natura selvaggia della brughiera dello Yorkshire - con i suoi suoni, i suoi colori e i suoi ritmi - e i suoi abitanti (altrettanto selvaggi), ne fanno una pellicola suggestiva, impreziosita dall'interpretazione dei suoi attori: Kaya Scodelario (Catherine), Shannon Beer (Catherine da giovane), Solomon Glave (il giovane Heathcliff) sono davvero molto efficaci.

Su tutti, però, spicca James Howson, che nella sua intensa prova recitativa trasmette i tormenti e l'inquietudine di Heathcliff, la sua passione distruttiva e violenta. E lo fa non tanto con le parole (i dialoghi sono ridotti all'osso), ma con la gestualità, l'espressività.
Il film regge in gran parte sulle sue spalle. Bella responsabilità per un esordiente, che però se la cava benissimo, con naturalezza.

Se il buongiorno si vede dal mattino (e soprattutto se farà le scelte professionali giuste), di Howson sentiremo ancora parlare.

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