lunedì 11 marzo 2013

ARGO, AFFLECK BATTE L'AYATOLLAH E VINCE L'OSCAR

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2012
120'
Regia: Ben Affleck.
Interpreti: Ben Affleck, Alan Arkin, John Goodman, Rory Cochrane, Kyle Chandler, Victor Garber, Kerry Bishé, Michael Parks.


Ben Affleck sta vivendo una seconda giovinezza.
Dopo l’Oscar vinto con l’amico di sempre Matt Damon per la miglior sceneggiatura di Will Hunting, ci eravamo abituati a vederlo sprecare il proprio talento in pellicole commerciali e mediocri (il punto più basso? Probabilmente Gigli, girato con l’allora fidanzata Jennifer Lopez).

Poi, qualche anno fa, il nostro mascellone ha deciso di darsi una ripulita: ha smesso di fumare, ha sposato la bella collega Jennifer Garner (quella del serial TV Alias), ed è diventato padre di 3 figli.
Nel frattempo ha vinto la Coppa Volpi a Venezia per Hollywoodland ed è passato alla regia.

Su quest’ultima mossa erano in pochi a scommettere, inizialmente. Invece, prima con l’eastwoodiano Gone Baby Gone e dopo col sottovalutato The Town, Ben ha dimostrato di essere un cineasta di tutto rispetto, forse persino più a proprio agio dietro la macchina da presa che non davanti.

Grande escluso dai membri dell'Academy quest'anno nelle nomination per la migliore regia, il nostro si è preso però una rivincita mica da poco: il suo Argo è stato il vincitore della notte degli Oscar, avendo vinto tre statuette per il miglior film (questa, impugnata fieramente durante la cerimonia di premiazione in qualità di produttore assieme all'amico George Clooney e a Grant Heslov), la migliore sceneggiatura non originale ed il montaggio.

La pellicola racconta la storia vera – benchè romanzata – del piano elaborato dalla CIA nel 1980 per riportare in patria 6 addetti dell'ambasciata americana a Teheran rimasti nascosti in Iran per sfuggire al linciaggio dei fanatici sciiti dopo la rivoluzione islamica e la fuga negli States dell’odiatissimo Scià.
Piano che prevedeva un'evacuazione dei prigionieri camuffata da sopralluogo di una troupe cinematografica canadese nei posti tipici della capitale persiana, per girare le scene "esotiche" di un improbabile film di fantascienza intitolato, appunto, Argo.

Bisogna dire che lo svolgimento del racconto è piuttosto lineare e convenzionale, ma questo, che in altre pellicole sarebbe un difetto, permette di seguire la trama senza intoppi.
Inoltre il ritmo è incalzante, i contributi tecnici (montaggio, colonna sonora, fotografia, scenografia...) di ottimo livello e i personaggi di contorno efficaci (soprattutto quelli interpretati da Alan Arkin e John Goodman, caratteristi a 24 carati).

Insomma, un classico prodotto hollywoodiano di azione/Storia/impegno con lieto fine incorporato (in barba all'Ayatollah), ma molto ben confezionato e decisamente gradevole.

Quindi: "Argo vaffanc**o!"
[Non è un insulto, è una citazione che - usata nel finale del film in senso liberatorio - sta a significare, più o meno, "Missione compiuta!"/"Ce l'abbiamo fatta!"]

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