lunedì 4 maggio 2015

MICHAEL KEATON. 4 PAZZI IN LIBERTÀ, QUALCUNO VOLÓ SUL NIDO DEL... KEATON

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 1989
113'
Regia: Howard Zieff
Interpreti: Michael Keaton, Christopher Lloyd, Peter Boyle, Stephen Furst, Lorraine Bracco, Dennis Boutsikaris, Philip Bosco, James Remar.


Quattro ospiti di una clinica psichiatrica - uno iperattivo con violenti e incontrollati scatti d'ira (Keaton), uno ossessivo compulsivo che vuole farsi passare per un medico (Lloyd), uno che si crede Gesù Cristo (Boyle) e infine un cicciobombo che parla solo citando spezzoni di telecronache sportive (Furst) - fanno un'uscita con il professore che li ha in cura a New York.

Qui il dottore, dopo aver assistito ad un omicidio, viene tramortito dai criminali (due poliziotti!) e finisce in ospedale.
Sicché i quattro si ritroveranno da soli nella Grande Mela a girare...come dei matti.

The Dream Team è il titolo originale di questa commedia, ma si potrebbe anche riferire al potenziale del cast.
Anzitutto Michael Keaton (fresco reduce del fortunato Beetlejuice) e Christopher Lloyd (dopo Chi ha incastrato Roger Rabbit e prima del seguito di Ritorno al Futuro), che avevano già lavorato insieme in Mister Mamma.
Quindi Peter Boyle (il Frankenstein Junior dell'omonimo cult di Mel Brooks) e Stephen Furst (che molti ricorderanno come Sogliola in Animal House e nel sofisticato Zattere, Pupe, Porcelloni e Gommoni).

Potenziale che è rimasto, purtroppo, in parte inespresso, o per errori di sceneggiatura o per indecisione di regia: i personaggi di Lloyd e Furst risultano un po' ripetitivi e non sono supportati da battute esilaranti, le situazioni sono talvolta un po' fiacche, il tema dei pazzi in libertà poteva essere sviluppato in una chiave più brillante e con maggiore brio.

A far le spese di queste pecche sono stati Keaton e Boyle, di una spanna sopra gli altri: le gag migliori sono le loro, ma risultano così isolate da sembrare semplici sketch nel deserto.
Il loro talento non si discute, ma certo avrebbero meritato uno script meno farraginoso e una direzione più esperta.

Al protagonista del nostro Speciale viene riservata la parte più importante, che sembrerebbe una sorta di parodia di quella che ha Jack Nicholson in Qualcuno volò sul Nido del Cuculo (i due reciteranno insieme quello stesso anno, in Batman).
Keaton se la cava di nuovo più che onorevolmente, mettendo a frutto le proprie doti istrioniche come già aveva fatto in Night Shift-Turno di Notte: pochi riescono a sembrare psicotici come lui.
Roba da matti!

Insomma, questa commedia è come la maionese: nonostante i buoni ingredienti è finita per... impazzire.

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