HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE, CHE LA MAGIA ABBIA INIZIO!
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer).
Regno Unito/USA, 2001
152' - 159 (versione estesa)
Regia: Chris Columbus
Interpreti: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, John Cleese, Robbie Coltrane, Richard Harris, Ian Hart, Richard Griffiths, John Hurt, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Tom Felton, Julie Walters.
31 Ottobre 1981.
Il malvagio stregone Voldemort uccide i suoi rivali, i coniugi James Potter e Lily Evans, ma non riesce a fare altrettanto col loro figlio di poco più di un anno - la madre, prima di morire è riuscita a imporre una protezione così potente al bimbo da resistere a questo potente attacco, che anzi è rimbalzato su colui che l'ha lanciato lasciandolo mezzo morto e indebolendolo a tal punto da non poter usare molti dei suoi (tanti) poteri.
Al piccino resterà, invece, solamente una cicatrice a forma di saetta in fronte.
In virtù di questo fatto prodigioso, nel mondo magico il nome di Harry Potter diventa famosissimo; ma il buon Albus Silente decide, per il suo bene, di allontanarlo e di affidarlo ai suoi unici parenti, i Dursley, zii materni babbani (cioè, umani ma senza poteri magici), parecchio intolleranti nei confronti della magia, piuttosto gretti e ostili nei confronti del bimbo, ma adoranti genitori del viziato e insopportabile ciccione Dudley.
La vita è dura a Privet Drive, ma a qualche giorno dal suo undicesimo compleanno le cose cambiano per Harry: lui, che non è mai stato cercato da nessuno, riceve una lettera misteriosa recapitata da un gufo.
Non riesce a leggere il contenuto, perché gli zii gliela distruggono; e così fanno per le altre, che arrivano in continuazione, senza sosta, costringendoli esasperati alla fuga in un posto isolato in mezzo al mare.
Ma non serve a niente, poiché allo scoccare della mezzanotte del giorno del compleanno l'imponente Hagrid fa irruzione nella stamberga e finalmente porta il messaggio al ragazzino: Harry è stato ammesso a Hogwarts, prestigiosa scuola di magia e stregoneria della quale è preside Albus Silente.
Il mezzo gigante lo porta via con sé e lo trascinerà in un mondo fantastico, fatto di incanto, creature inconsuete, misteri: dapprima in Diagon Alley (l'affollatissima via londinese nascosta ai babbani dei negozi magici, dove Harry comprerà la sua bacchetta magica fatta con la piuma di una fenice), poi sul binario 9 3/4 della stazione di King's Cross dal quale parte l'Hogwarts Express.
E infine nella suggestiva scuola, dove verrà smistato nella casa di Grifondoro - una delle quattro di Hogwarts: le altre sono Serpeverde (dove capita l'arrogante Draco Malfoy), Tassorosso e Corvonero - assiema ai suoi nuovi amici, il rosso sfigatello Ron Weasley e la secchiona petulante Hermione Granger.
Il suo noviziato non sarà certo noioso: partite di Quidditch (gioco di squadra spettacolare e molto amato dai maghi e del quale Harry si scoprirà un campione), lezioni insolite (pozioni, difesa dalle arti oscure...), professori pittoreschi (l'inquietante Severus Piton, l'austera Minerva McGranitt, il balbettante Quirinus Raptor...), orchi, centauri, feroci mostri a tre teste.
E una pietra filosofale alla quale Voldemort dà la caccia.
Il primo anno non sarà facile per Harry Potter, ma al suo fianco ci sono le persone giuste.
Come può tradurre il cinema un romanzo di grande successo in un film che non scontenti i fan?
In molti casi si ritoccano i personaggi, si adattano le situazioni, si ricorre (un po' vigliaccamente) all'"ispirato liberamente a"; in altri addirittura si stravolge l'intera storia, snaturandola, e prendendone solo alcuni spunti.
Nel caso di Harry Potter, però, l'impresa non era delle più semplici - anzi - in quanto i libri scritti da J.K. Rowling sono ricchi di personaggi, avvenimenti, intrecci, immaginazione, e letti da milioni di lettori esigenti.
Senza contare che l'autrice aveva posto come condizioni per cederne i diritti il controllo creativo durante la produzione e un cast di attori britannici.
Il produttore David Heyman e la Warner Bros. accettarono la sfida, intuendo il grande potenziale della storia, e a quattro anni dall'uscita di Harry Potter e la Pietra Filosofale, primo libro della serie dedicata al maghetto occhialuto, ecco arrivare la trasposizione cinematografica diretta da Chris Columbus, già regista di film per ragazzi come Mamma, Ho Perso l'Aereo e Mrs. Doubtfire.
Il riscontro di pubblico e critica fu fin da subito entusiasmante - e non è difficile capire il perché.
Lo sceneggiatore Steve Kloves, coadiuvato dalla Rowling, è riuscito pur con qualche taglio e pochi aggiustamenti a rimanere fedele alla storia e all'atmosfera del romanzo, mentre la regia di Columbus è briosa.
Le scenografie e le ambientazioni sono spettacolari: non era semplice rendere sullo schermo i luoghi fantastici del racconto, ma i Leavesden Film Studios (presso Londra), la stazione ferroviaria di King's Cross, l'Ainwick Castle, le cattedrali di Glouchester e Durham, la strada Picket Post Close a Bracknell, l'Australia House e lo zoo di Londra... si sono rivelati funzionali e sono ora diventati attrazioni turistiche frequentatissime dai fan della serie.
La colonna sonora di John Williams è una garanzia e il tema principale è ormai entrato nella storia del cinema.
Gli effetti speciali sono stati utilizzati benissimo e si sono rivelati fondamentali per rendere la magia del romanzo (c'è anche lo zampino della Industrial Light & Magic di Star Wars), ma anche costumi e trucchi sono da apprezzare.
Vincente è stata pure la scelta del cast, quasi del tutto composto da attori britannici - le eccezioni sono Richard Harris nel ruolo di Albus Silente e Fiona Shaw (zia Petunia), entrambi irlandesi.
Insieme ai due "forestieri" troviamo veterani di grande fama e sicuro mestiere - John Hurt ( La Talpa) e l'ineffabile Maggie Smith (era anche in Hook-Capitan Uncino, ricordate?) - ma anche caratteristi di lusso come l'ex Monty Python John Cleese, Ian Hart, Robbie Coltrane, Julie Walters e i recentemente scomparsi Richard Griffiths e Alan Rickman.
Quest'ultimo, nell'iconica parte di Severus Piton, è bravissimo ma assomiglia tantissimo a Renato Zero - che i truccatori vi si siano ispirati? Il sospetto che l'aspetto dei nostri cantanti sia fonte d'ispirazione ci è venuta anche ricscontrando similitudini tra il sultano di Le Avventure di Tintin-Il Segreto dell'Unicorno e Lucio Dalla...
Ma particolarmente azzeccata è la scelta dei giovani protagonisti, selezionati dopo accurate e agguerrite audizioni.
Compito delicatissimo, in quanto gli attori avrebbero dovuto crescere assieme ai personaggi interpretati.
Daniel Radcliffe è stato fortemente voluto dal regista stesso che pensava che con la sua aria sveglia e dolce sarebbe stato un Harry Potter perfetto.
Ci ha visto giusto, ma convincere i genitori del bambino non è stata certo impresa facile, timorosi com'erano che il successo avrebbe potuto rovinare il figlio.
Rupert Grint, grande fan dei romanzi della Rowling, ottenne la parte di Ron grazie alla sua spigliatezza e a un video-provino rap (!).
Ha dovuto superare la concorrenza di migliaia di ragazzine, invece, Emma Watson, scelta come Hermione per la serietà con la quale si era preparata alle audizioni e per la sicurezza di sé.
La stoffa ce l'ha, tanto è vero che è l'unica del terzetto ad aver ottenuto ruoli importanti anche dopo la fine della saga - anzi, si può tranquillamente affermare che sia una delle attrici più apprezzate e ricercate del momento.
Insomma, il successo del primo film della serie dedicata ad Harry Potter è stato frutto sì di uno sforzo economico degno di un kolossal, ma anche di scelte oculate, azzeccate e fortunate fatte da persone competenti.
Persino la stessa J.K. Rowling si è dichiarata soddisfatta dal risultato finale, e così gli attenti ed esigenti lettori.
Missione compiuta!
Etichette: Columbus, Emma Watson, Grint, Harry Potter, Harry Potter e la Pietra Filosofale, J.K. Rowling, John Hurt, John Williams, Maggie Smith, Radcliffe, Richard Harris, Rickman
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