sabato 11 giugno 2022

JURASSIC WORLD: IL DOMINIO, MA IL CENTRO È SEMPRE PIÙ BLUE

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2022
146'
Regia: Colin Trevorwood
Con: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Campbell Scott, BD Wong, Omar Sy, DeWanda Wise, Daniella Pineda, Justice Smith, Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum.


Il mondo è cambiato: i dinosauri convivono ormai dappertutto con gli altri esseri viventi.
Owen (Pratt) e Claire (Howard) hanno formato una famiglia clandestina con la loro figlia adottiva, una ragazzina clonata geneticamente.

La situazione precipita quando delle locuste modificate minacciano il già fragile ecosistema, rischiando un effetto catena che porterebbe all'estinzione dell'umanità.
Ne è responsabile il Dottor Wu (Wong), ora dipendente della BioSyn, potentissima compagnia scientifica guidata dallo spregiudicato Lewis Dodgson (Scott).

Nel tentativo di salvare la vita sulla Terra, la botanica Ellie Sattler (Dern) e il paleontologo Alan Grant (Neill) decidono di infiltrarsi nella sede italiana della BioSyn per rubare un campione di DNA delle locuste OGM.
Ma per riuscire hanno bisogno dell'aiuto del matematico Ian Malcolm (Goldblum)...


Il Dominio è lo Star Wars: Il Risveglio della Forza della serie di Jurassic World?
Domanda legittima, vista la coabitazione del "nuovo" cast con i protagonisti storici della prima trilogia.

Questo non sarebbe nemmeno l'unico aggancio col marchio creato da George Lucas 45 anni or sono: proprio il regista Colin Trevorwood era stato defenestrato da L'Ascesa di Skywalker e per questo aveva saltato il precedente Jurassic World: Il Regno Distrutto (in cui era stato comunque coinvolto in qualità di co-sceneggiatore e produttore), salvo poi tornare al franchise che aveva contribuito brillantemente a rilanciare.

Ed è un bene: Trevorwood si conferma la persona giusta per il compito ingrato di tirare le fila e mettere fine a una delle sage più amate della storia del cinema.
Un J.J. Abrams "dinosauresco"? Un Jason Reitman paleontologico? Forse, ma più focalizzato e attento ai dettagli.

Si potrebbe allora azzardare che questo ultimo capitolo sia il Ghostbusters: Legacy di Jurassic World?
Non proprio: qui il "vecchio" cast non si limita ad una comparsata, ma è parte integrante della storia.

Continuando a giocare coi paragoni, il confronto più opportuno ci sembra con Avengers: Endgame.
Questa non è solo una degna conclusione della serie, è LA conclusione. I nodi vengono al pettine e le sottotrame rimaste aperte vengono finalmente chiuse.

Gli storici protagonisti di Jurassic Park hanno retto bene il corso del tempo: tra un barbuto Sam Neill in versione Indiana Jones e un incanutito ma sempre atletico Jeff Goldblum, chi sembra cambiata meno - complice la chirurgia plastica - è l'oscarizzata Laura Dern.

Molti altri personaggi del franchise fanno capolino qua e là per la gioia dei cultori, ma il colpo di genio stavolta è il recupero vintage di Dodgson, il cattivo dei due romanzi originali di Michael Crichton.
Nel primo adattamento di Spielberg faceva una breve apparizione (era l'uomo che assoldava Nedry all'inizio), qui ha un ruolo prominente ed è interpretato da un attore diverso.

Campbell Scott - altro grande ritorno: lo avevamo perso di vista dopo Singles e La Formula - ne dà una versione che è 60% Steve Jobs e 40% Alessandro Cecchi Paone.

E poi ci sono loro: i dinosauri, per la gioia di grandi e piccini!
Oltre ad alcune new entry (il Gigantosauro, ad esempio), ritornano alcuni degli animali più amati: il Mosasauro, il Dilofosauro (che mancava dai tempi del primo Jurassic Park), il Carnotauro Toro (autocitazione dalla serie animata Nuove Avventure-Camp Cretaceous), lo storico Tirannosauro Rexy...

E soprattutto il Velociraptor Blue, personaggio-simbolo della nuova trilogia.
Qui ha sostanzialmente un ruolo di supporto, ma il suo cucciolo Beta - già visto nei trailer e giustamente destinato a diventare un idolo dei bambini - riveste invece un ruolo essenziale ai fini dell'intreccio.

Parabola ecologista e animalista, Jurassic World-Il Dominio non è solo un gran bel film: è la degna chiusura di una storia appassionante e amatissima.
In un'era di remake, reboot, sequel, prequel e fan service va benissimo così.


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