mercoledì 4 marzo 2020

OSCAR 2020. 1917, LA PRIMA GUERRA MONDIALE VISTA DAI GIOVANI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

Regno Unito/USA, 2019
119'
Regia: Sam Mendes
Interpreti: George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Daniel Mays, Claire Dubourcq


A due soldati inglesi - solo due ragazzi travolti dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale, una logorante guerra di trincea - è affidato un compito al limite dell'impossibile: superare le linee nemiche per recapitare un messaggio che potrebbe salvare le vite di un migliaio di militari di un battaglione, che stanno cadendo in una trappola dagli esiti potenzialmente disastrosi.

Il preavviso è scarsissimo, i pericoli della missione sono incalcolabili, il tempo è il nemico più insidioso.

Riusciranno i due giovani a farcela?






Molti conoscono Sam Mendes come regista di film di 007 (suoi sono i fortunati Skyfall e Spectre), ma chi è rimasto sorpreso dall'irrompere di 1917 nella stagione dei grandi premi cinematografici forse si è scordato del "Sam Mendes autore".

Prima del ciclo bondiano, il cineasta britannico (recentemente nominato baronetto dalla Regina Elisabetta) ha firmato opere veramente notevoli: dal gangster movie con Tom Hanks e Paul Newman (alla sua ultima, grande, apparizione) Road To Perdition-Era Mio Padre, al low budget American Life, passando per il bellico Jarhead e il dramma sentimentale Revolutionary Road (ritorno, dopo Titanic, del duo Kate Winslet - Leonardo DiCaprio).

Ma soprattutto egli è l'autore di American Beauty, suo fulminante esordio; un esordio che gli fruttò - esattamente 20 anni fa - l'Oscar per la migliore regia e valse alla pellicola altre 4 statuette (per il miglior film, per Kevin Spacey miglior attore protagonista, per la migliore fotografia e la migliore sceneggiatura originale).

Nel 2000 sembrava che la sua carriera dovesse decollare; ma nonostante il livello molto alto dei suoi lavori e un quasi sempre buono riscontro di pubblico, il "caso American Beauty" non si è più ripetuto: solo una nomination per la regia di Revolutionary Road ai Golden Globe 2009.

Fino a 1917.

Sulla scia del trionfo ai Golden Globe 2020, la pellicola bellica era data alla vigilia degli Oscar come favorita per la vittoria finale.

Come abbiamo visto, il film si è dovuto accontentare di 3 Academy Award - per l'ottima fotografia di Roger Deakins, per il sonoro e, sorprendentemente, per gli effetti speciali.

Ma la notizia che ci ha fatto piacere è che finalmente si è ripreso a parlare del talento di un regista troppo spesso sottovalutato.

1917 è un pezzo di virtuosismo cinematografico davvero notevole: girato con diversi piani sequenza e poi montato come un unico piano sequenza ininterrotto (ehi, vi ricordate di Birdman di Alejandro González Iñárritu?), utilizzando effetti speciali non invasivi e funzionali e una fotografia molto suggestiva, esso riesce a dare all'azione una fluidità e una linearità che tengono incollati allo schermo.

Negli ultimi anni abbiamo visto molti bei film bellici - alcuni di essi sono finiti anche nella nostra classifica dei migliori film dell'ultimo decennio - e questo si aggiunge all'elenco anche grazie al coinvolgimento emotivo dell'autore, che ha trattato una vicenda di per sé drammatica con tatto, rispetto e sensibilità - si è ispirato ai racconti di guerra di suo nonno, che aveva combattuto per l'esercito britannico sul fronte francese - pur non risparmiando scene forti e di violenza.

Ci sono morte, sangue, sudore, odore, paura, tensione per tutto il film, ma anche umanità e fratellanza, eroismo e dovere, amicizia e comprensione, commozione e partecipazione.

Mendes ha affidato quasi interamente il film ai due protagonisti, George MacKay e Dean-Charles Chapman (il Tommen Baratheon di Il Trono di Spade), e, sebbene non manchino divi - Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, Richard Madden - si è fatto bene a valorizzare i due giovani, che si sono dimostrati bravi.

Tutto funziona, in 1917 - date le numerose difficoltà tecniche, non era una cosa scontata - e nonostante la mancata affermazione agli Oscar il neo baronetto ha dimostrato che con la regia ci sa sempre fare.

Siamo curiosi di vedere il suo prossimo film.
E nel frattempo vi consigliamo questo, uno dei più toccanti sulla Prima Guerra Mondiale.




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