venerdì 7 febbraio 2020

OSCAR 2020. NOMINATION: FILM E REGIA



Fatto più unico che raro: il vincitore del Leone d'Oro a Venezia si scontra contro il vincitore della Palma d'Oro a Cannes.

Joker, forte del maggior numero di nomination raccolte (ben 11), se la vedrà, tra gli altri con il sudcoreano Parasite, in lizza per 6 premi.

Il dualismo Lido - Croisette si ripete con altre due pellicole presenti nella categoria più prestigiosa - Marriage Story e Once Upon A Time... In Hollywood.

Ma a spuntarla, alla fine, potrebbe essere un film che è rimasto de tutto fuori dal circuito dei vari festival: 1917.

Netflix, un anno dopo Roma, ci riprova con il kolossal griffato Martin Scorsese The Irishman, ma la diffusa diffidenza a Hollywood nei confronti del gigante dello streaming è ancora troppo forte.

Le sorprese sono la presenza dell'adrenalinico Ford v Ferrari e del burlesco Jojo Rabbit, mentre la presenza di Piccole Donne è un parziale contentino a Greta Gerwig, esclusa per la migliore regia.

Quest'ultima categoria è quella che negli ultimi anni ha assunto un carattere più internazionale: dal 2012 i cineasti statunitensi hanno vinto solo una volta - con Damien Chazelle, che è divenuto il più giovane ad aggiudicarsi la prestigiosissima statuetta - a fronte di ben 7 riconoscimenti a stranieri (un francese, un taiwanese e tre messicani - vincitori di 5 Oscar complessivi).

Statistica incoraggiante per il coreano Bong Joon-ho.
Che però non avrà vita facile.

Sam Mendes è lanciatissimo e la sua affermazione non scontenterebbe nessuno: il suo 1917, che sembra girato in un unico piano sequenza (vi ricordate di Birdman di Alejandro González Iñárritu, trionfatore nel 2015?), è in effetti un notevole esercizio di virtuosismo cinematografico.

Quentin Tarantino, d'altra parte, i suoi Oscar li ha avuti per la sceneggiatura (di Pulp Fiction e Django Unchained), ma mai per la regia.

E il maestro Martin Scorsese incredibilmente di Academy Award ne ha vinti solo uno, e non per il suo film migliore (The Departed, nel 2007).

Poche chance sembra avere Todd Phillips: troppo divisivo, il suo Joker, e troppo divisivo lui (c'è chi non gli ha perdonato l'incursione nel cinema "alto" dopo il successo di botteghino della serie Una Notte Da Leoni).

Insomma, anche quest'anno si prospetta una Notte degli Oscar dall'esito incerto e dalle difficili previsioni.

D'altra parte, come potete vedere qui sotto, la qualità è alta e tante sono le opere interessanti.

Non vediamo l'ora di scoprire chi risulterà vincitore.
E voi?






Miglior film


1917, regia di Sam Mendes


C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood), regia di Quentin Tarantino


The Irishman, regia di Martin Scorsese


Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi


Joker, regia di Todd Phillips


Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari), regia di James Mangold


Parasite (Gisaengchung), regia di Bong Joon-ho


Piccole donne (Little Women), regia di Greta Gerwig


Storia di un matrimonio (Marriage Story), regia di Noah Baumbach






Migliore regia

Bong Joon-ho – Parasite (Gisaenchung)

Sam Mendes – 1917

Todd Phillips Joker

Martin Scorsese – The Irishman

Quentin Tarantino – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)




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