(Clicca sulla locandina per vedere il trailer).
USA, 2023
144'
Regia: Andy Muschietti
Interpreti: Michael Keaton, Ezra Miller, Ben Affleck, Sasha Calle, Michael Shannon, Jeremy Irons, Gal Gadot, Jason Momoa, George Clooney, Nicolas Cage.
Dopo aver aiutato Batman (Affleck) e Wonder Woman (Gadot) a sventare una rapina, Flash (Miller) decide di usare la propria velocità per tornare indietro nel tempo ed evitare così l'omicidio della propria madre, avvenuto quando era un ragazzino.
Le cose non vanno però esattamente come sperato e il giovane velocista si ritrova in un presente alternativo con un doppio di se stesso e il generale Zod (Shannon) che minaccia nuovamente la Terra.
Per rimettere a posto il pasticcio combinato, la sua unica possibilità è quindi chiedere aiuto al Batman di questa dimensione (Keaton)...
L'Uomo d'Acciaio (2013)
Batman v Superman: Dawn of Justice (2016)
Suicide Squad (2016)
Wonder Woman (2017)
Aquaman (2018)
Wonder Woman 1984 (2020)
Zack Snyder's Justice League (2021)
Dopo 10 anni si è conclusa la parabola del DC Extended Universe (per gli amici DCEU), l'universo interconnesso dei supereroi della DC Comics che avrebbe dovuto fare concorrenza al Marvel Cinematic Universe (per gli amici MCU).
Certo, dovremmo citare anche altri lungometraggi usciti nel decennio: i due Shazam!, Josstice League (ossia la Justice League originariamente rovinata da Joss Wheadon), Birds of Prey, The Suicide Squad (il semi-reboot operato da James Gunn), Black Adam e Blue Beetle.
Ma non siamo sicuri che siano canonici, per cui siamo propensi a non considerarli tali.
Comunque sia, la festa è finita e il lungamente sospirato capitolo solista dedicato al velocista rosso è la fine del ciclo (benché cronologicamente dopo di esso sia ancora uscito il secondo Aquaman, nell'indifferenza generale).
Non solo: questo lungometraggio funge anche da chiusura del... Burton-verse!
Ebbene sì, la mossa geniale della Warner Bros. è stata quella di aver sfruttato l'inflazionato "multiverso" per far tornare l'Uomo Pipistrello originale, quello del dittico diretto da Tim Burton: Batman (1989) e Batman-Il Ritorno (1992).
Incontenibile l'entusiasmo dei fan - noi tra questi, ovviamente - che possono vedere il grande Michael Keaton rivestire, a 70 anni suonati(!), i panni del personaggio che lo aveva reso famoso.
The Flash è dunque lo Spider-Man: No Way Home della Distinta Concorrenza?
Non esattamente, ma certo poter vedere nella stessa pellicola due versioni cult del Cavaliere Oscuro - più un cammeo a sorpresa nell'ultima scena - è un evento inedito ed eccitante per gli appassionati del personaggio, oltre che probabilmente un'occasione irripetibile.
Peccato solo che i frutti della travagliatissima lavorazione - cambi continui di regista, scene scartate e rigirate ex-novo, un budget cresciuto tanto esponenzialmente da aver reso il film uno dei maggiori flop della storia del cinema recente - traspaiano anche troppo.
Ad effetti speciali altamente realistici si alternano inserti di IA incredibilmente dozzinali, la storia è un po' convulsa, i momenti umoristici mal si amalgamano col tono complessivamente serio della pellicola.
Stretta tra un incipit troppo lungo (la scena di Flash che salva i neonati in caduta libera è superflua e vagamente creepy; inoltre, la sua ripresa nei titoli di coda risulta anche divertente, ma del tutto incongrua) e un terzo atto esagerato (ma con una sorpresa che riguarda un film supereroistico scritto da Kevin Smith e mai realizzato), la parte migliore è quella centrale, specie dopo che entra in campo Bat-Keaton.
Il protagonista di Beetlejuice e Birdman è in forma smagliante e vale da solo la visione dell'opera.
Peccato solo che il suo insperato ritorno sotto cappa e mantello sia finito qua: il nostro ha fatto ancora in tempo a girare Batgirl e il seguito di Aquaman, ma il primo è stato inspiegabilmente cancellato a riprese praticamente ultimate (con una perdita netta di 90 milioni di dollari!) e nel secondo il suo cammeo è finito sul pavimento della sala di montaggio.
Nel complesso, The Flash risulta comunque uno dei capitoli migliori del DCEU, e rivedere un'ultima volta Wonder Gadot e Batfleck è di per sè una goduria pazzesca.
Tuttavia rimane l'amaro in bocca per quel che il franchise avrebbe potuto essere se gli executive della Warner avessero lasciato mano libera a Zack Snyder, principale artefice dei lungometraggi più riusciti della serie, anziché rovinare il suo lavoro con disastrose scelte produttive.
Probabilmente non vedremo mai i due seguiti di Justice League che il regista di 300 e Rebel Moon aveva pianificato, nonostante il miracoloso precedente dello Snyder's Cut.
Ora la palla è passata a James Gunn - autore della trilogia dei Guardiani della Galassia - che ha deciso di ripartire da zero con un ennesimo, mastodontico reboot.
Gli (e ci) auguriamo ogni bene, ma diciamocela tutta: lo Snyderverso ci mancherà.
[PS: per approfondire l'argomento DCEU, (ri)ascoltatevi l'episodio 8 (Aquaman) e l'episodio 14 (Zack Snyder's Justice League + Wonder Woman 1984) del BOMBCAST, il podcast ufficiale di CINEMA A BOMBA!]
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