martedì 12 gennaio 2021

I CLASSICI: BIRDS OF PREY, UNO SPAZIO ROSA TRA LE PAROLE "CHE FIASCO"

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2020
109'
Regia: Cathy Yan
Con: Margot Robbie, Ewan McGregor, Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell, Ella Jay Basco, Rosie Perez.


Sono passati alcuni anni dagli eventi raccontati in Suicide Squad.

Harley Quinn (il personaggio interpretato da Margot Robbie, non l'omonima figlia di Kevin Smith) è in crisi per essere stata lasciata dal Joker.

Una serie di circostanze la portano ad allearsi con 4 donne di età ed estrazioni diverse: una poliziotta, una vigilante, una guardia del corpo e una borseggiatrice.

Ad accomunarle tutte la (spiacevole) conoscenza di Black Mask, milionario psicopatico e sadico...



2013: L'Uomo d'Acciaio.
2016: Batman v Superman e Suicide Squad.
2017: Wonder Woman e Justice League.
2018: Aquaman e Shazam!

Prima di poter recensire Wonder Woman 1984 e Zack Snyder's Justice League va ricordato che, nel corso dell'anno da poco conclusosi, c'è stato un ulteriore capitolo del DC Extended Universe (per gli amici DCEU), la risposta della Distinta Concorrenza al Marvel Cinematic Universe (per gli amici MCU).

Benché non ce ne fosse la necessità, qualche executive della Warner Bros ha ritenuto opportuno realizzare uno spin-off di Suicide Squad, ma virato in rosa (sono donne la regista, la sceneggiatrice e quasi tutto il cast), così da sfruttare l'onda di movimenti come il #MeToo.

Ma l'universo femminile e femminista merita di più di Birds of Prey.
Si pensi ad esempio a Bombshell o - per rimanere ben più vicini - a Wonder Woman, potenti ed espliciti manifesti sull'emancipazione e il diritto al rispetto del proprio sesso.



Questo film è invece un pastrocchio, tanto da essersi rivelato un fiasco di critica e di pubblico.
Sotto accusa è finita soprattutto l'inconsistente sceneggiatura di Christina Hodson (Bumblebee), ma pure la regia della semi-esordiente Cathy Yan è parsa inadeguata (per dire, Patty Jenkins è un'altra cosa).

Il problema è che il risultato finale assomiglia ad una versione DC di Ghostbusters (il contestatissimo remake al femminile, non il classico originale del 1984): non diverte, tanto meno appassiona, e alla fine ci si chiede perché sia stato girato.

Margot Robbie fa quel che può, ma alla sua Harley Quinn hanno tolto di proposito gran parte del proprio sex appeal, che è un po' come togliere a Superman la capacità di volare o al Joker la risata maniacale.
L'oggettivazione del corpo femminile non c'entra proprio nulla: il potere seduttivo è una caratteristica fondamentale del personaggio, privargliene significa snaturarlo.

La bionda attrice di The Wolf of Wall Street e C'era una Volta... a Hollywood, che negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo nello star system, risulta qui un po' sprecata.
Speriamo di rivederla presto in ruoli e film maggiormente all'altezza del suo talento.



Protagonista a parte, l'unico altro personaggio con un minimo di spessore e interesse è la Cacciatrice di Mary Elizabeth Winstead, già vista nel "fumettoso" Scott Pilgrim vs. The World.
Il resto del cast annaspa e/o rimane sullo sfondo, compreso il "cattivo" Ewan McGregor.

L'ex Obi-Wan Kenobi ha detto di essersi ispirato a Donald Trump per la sua interpretazione, ma per tutto il tempo sembra invece fare una brutta imitazione di Sam Rockwell in Iron Man 2.
Fuori parte.

Tra un montaggio confusionario e lampi di violenza belluina gratuita, si salvano giusto gli sparuti riferimenti alle precedenti pellicole del DCEU (per tacere della scena in cui la Robbie distrugge la fabbrica di prodotti chimici, che addirittura potrebbe essere un omaggio al primo Batman).

E adesso?
Un seguito di questo film o un'altra pellicola "solista" di Harley Quinn a questo punto sarebbero improbabili e poco auspicabili.
Si sa già che Suicide Squad godrà invece di un soft reboot firmato da James Gunn, il regista-sceneggiatore dei Guardiani della Galassia.

Un'altra "marvellizzazione", simile a quella operata da Joss Wheadon con Justice League, che tante polemiche aveva suscitato tra i fan?

Solo il tempo ce lo dirà.
Nel frattempo, auguriamo al DC Extended Universe un futuro rosa, ma più... roseo.


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