lunedì 6 aprile 2020

I CLASSICI: SPIDER-MAN FAR FROM HOME, MA GUARDA UN PO' 'STI SUPEREROI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2019
129'
Regia: Jon Watts
Interpreti: Tom Holland, Zendaya, Samuel L. Jackson, Jake Gyllenhaal, Marisa Tomei, Jon Favreau, Cobie Smulders, Ben Mendelsohn, J.K. Simmons.


Sono passati 8 mesi dagli eventi narrati in Avengers: Endgame.

Peter Parker (Holland) parte per una lunga gita scolastica in giro per l'Europa, durante la quale viene contattato da Nick Fury (Jackson) perché aiuti il supereroe Quentin Beck (Gyllenhaal) a fronteggiare la minaccia dei temibili Elementali.

Il ragazzo ha in progetto ben altri piani - dichiarare i propri sentimenti alla compagna di classe MJ (Zendaya), per esempio - ma alla fine si fa convincere.

Le cose però non sono come sembrano.
Spider-Man avrà bisogno dei propri amici e di Happy Hogan (Favreau) - ex braccio destro di Iron Man in buona con Zia May (Tomei) - per venire a capo della vicenda...






In principio fu la trilogia di Sam Raimi con Tobey Maguire, poi venne il dittico di Marc Webb con Andrew Garfield.

Questa è invece la 5a volta di Tom Holland nei panni del Ragnetto, dopo Captain America: Civil War, Spider-Man: Homecoming, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Una gradita conferma: a nostro giudizio, il giovane attore britannico è il miglior Spider-Man visto finora sul grande schermo.
Ha l'età del personaggio, la faccia giusta, un accento del Queens credibile e i vantaggi derivanti dall'essere parte del Marvel Cinematic Universe.

Far From Home è un seguito divertente, all'altezza del precedente Homecoming (benché stavolta, nonostante le iniziali indiscrezioni, manchi Michael Keaton).






Anche qui abbondano gli omaggi a John Hugues, autore di popolari commedie giovanilistiche negli anni 80 e sceneggiatore, tra le altre cose, della serie Vacation.
Anzi, questo sembra quasi un adattamento "ragnesco" del secondo capitolo, National Lampoon's European Vacation (in Italia uscito come Ma Guarda un po' 'sti Americani).

Ovviamente, non mancano neppure riferimenti alle altre pellicole del MCU.
Si veda ad esempio la gustosa sequenza post credits, che rimanda direttamente a Captain Marvel.

A proposito di Captain Marvel: come per il film con Brie Larson, anche in questo caso molti dei colpi di scena sono tali soltanto per chi non conosce il fumetto di origine.

Un difetto trascurabile, specie se sull'altro piatto della bilancia si trova un cast da leccarsi i baffi.
Stavolta, ancor più dei protagonisti, brillano i comprimari.

Zendaya - già vista nel musical The Greatest Showman insieme a un'altra icona Marvel, Hugh "Wolverine" Jackman - ha meritatamente più spazio; Marisa Tomei, la più verosimile Zia May della storia, è deliziosa come sempre; c'è pure un grande Jon Favreau (il regista dei primi due Iron Man, per la cronaca).






Il compianto Stan Lee è accreditato come produttore esecutivo, ma non compare nel tradizionale cameo, il che rende quella di Endgame la sua ultima apparizione.

La vera sorpresa arriva però da J.K. Simmons.
Dopo una breve "vacanza" nel DC Extended Universe come Commissario Gordon (andate a rivedervi Justice League, please), l'attore premio Oscar per Whiplash riprende inaspettatamente il ruolo di J. Jonah Jameson che aveva nel trittico di Raimi.
Un'apparizione-lampo che si presume avrà importanti ripercussioni sui prossimi film dedicati a Spidey.

Ma a quando il prossimo capitolo della serie?
Se è vero che la saga degli Avengers pare conclusa definitivamente, lo stesso non si può dire dell'Universo Marvel.
Anzi, qualcosa lascia intendere che Peter ne sia diventato il personaggio di punta.

E se Spider-Man fosse il nuovo Iron Man?




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